500 anni dalla morte di Raffaello. Urbino celebra il suo artista con una mostra “impossibile”
Fino al 30 settembre al Collegio Raffaello è in corso una mostra che mette insieme le copie di 45 capolavori realizzati dall’artista urbinate. Un’occasione per ‘vedere’, tutte riunite, opere solitamente disseminate nei musei di tutto il mondo
È una singolare opportunità per scoprire la vita e l’arte di Raffaello Sanzio – di cui quest’anno ricorre il 500esimo anniversario dalla morte – Raffaello. Una mostra impossibile, esposizione ideata e diretta da Renato Parascandolo con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna che fino al prossimo 30 settembre espone, negli spazi del Collegio Raffaello a Urbino, le copie di 45 dipinti dell’artista urbinate, compreso l’affresco de La Scuola di Atene, riprodotte in scala 1:1 e riuniti insieme per permettere, anche al pubblico poco avvezzo al mondo dell’arte e alla frequentazione di mostre, di avvicinarsi alla conoscenza dei capolavori del “divin pittore”. Le riproduzioni – stampate su un tessuto trasparente e retroilluminate – rappresentano opere custodite nei principali musei del mondo – tra cui gli Uffizi di Firenze, i Musei Vaticani, la Pinacoteca di Brera a Milano, la Galleria Borghese a Roma, il Louvre a Parigi, il Prado a Madrid, la Gemäldegalerie a Berlino, l’Ermitage a San Pietroburgo e la National Gallery di Washington –, come la Madonna Conestabile, la Madonna di Terranuova, lo Sposalizio della Vergine, la Madonna del Cardellino, la Deposizione, il Ritratto di Baldassare Castiglione, solo per citare alcuni esempi. “Le mostre impossibili consentono una più approfondita conoscenza delle opere e un accostamento, per confronto, di opere che sono normalmente lontanissime fra di loro”, sosteneva il critico d’arte Ferdinando Bologna. Ed ecco a voi alcune immagini della mostra impossibile di Raffaello…
– Desirée Maida
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