Dante. La visione dell’arte: nel 2021 aprirà una grande mostra sul Sommo Poeta a Forlì
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, i musei San Domenico accoglieranno una grande mostra con prestiti provenienti dagli Uffizi e non solo. In arrivo i capolavori di Andrea del Castagno, Michelangelo, Pontormo, Zuccari
Mentre il 2020 è l’anno votato alle celebrazioni dell’arte di Raffaello Sanzio – seppur tanto travagliate a causa della pandemia – il 2021 sarà dedicato alla figura di Dante Alighieri, a 700 anni dalla sua morte. A Forlì, dal 12 marzo al 14 luglio nei musei San Domenico, sarà visitabile Dante. La visione dell’arte,una mostra che deve la propria importanza alla cooperazione tra il museo forlivese e le Gallerie degli Uffizi, che presteranno una serie di importanti opere. L’idea stessa della mostra è stata concepita dal direttore dell’istituzione fiorentina Eike Schmidt, che ha sviluppato il progetto assieme al Professor Antonio Paolucci e al Professor Fernando Mazzocca, curatori della mostra. Gli Uffizi avevano già organizzato durante i mesi del lockdown una mostra digitale dedicata al Sommo Poeta, dal titolo Non per foco ma per divin’arte in occasione del primo Dantedì. L’esposizione è sempre visitabile al link https://www.uffizi.it/mostre-virtuali/dante.
LA MOSTRA SU DANTE A FORLÌ: COSA VEDERE
Quali saranno le opere visibili nella mostra Dante. La visione dell’arte di Forlì? Intanto quelle provenienti dagli Uffizi, come il ritratto dell’Alighieri e quello di Farinata degli Uberti di Andrea del Castagno: dipinti che solitamente non sono visibili al pubblico delle Gallerie, poiché situate negli spazi della chiesa di San Pier Scheraggio, inclusa nell’edificio del museo ma non accessibile al pubblico. Un altro ritratto di Dante presente in mostra sarà quello di Cristofano dell’Altissimo per la serie commissionata da Cosimo I de’ Medici dedicata agli uomini illustri. Ma è sull’immaginario dantesco di Inferno, Purgatorio e Paradiso che si accende la ricchezza compositiva e iconografica degli artisti di ogni secolo: ci saranno quindi la Cacciata dal Paradiso terrestre di Pontormo e persino un disegno di Michelangelo che ritrae un dannato nell’Inferno della Divina Commedia, oltre a una selezione di disegni composti da Federico Zuccari per l’edizione cinquecentesca illustrata del testo. E poi i personaggi: un busto marmoreo di Virgilio, realizzato dallo scultore settecentesco Carlo Albacini,e una delle più recenti acquisizioni delle Gallerie degli Uffizi, la tela ottocentesca del protoromantico toscano Nicola Monti Francesca da Rimini all’Inferno, oltre a numerosi altri prestiti da musei di tutto il mondo.
LA MOSTRA SU DANTE A FORLÌ CITTÀ DANTESCA
“La scelta di Forlì, come scenario dell’esposizione, è parte di una strategia complessiva di valorizzazione di un luogo e di un territorio che non costituisce solo un ponte naturale tra Toscana ed Emilia-Romagna”, affermano gli organizzatori, spiegando come la scelta di Forlì per allestire questa mostra si ricolleghi a un importante passaggio della vicenda biografica dello stesso Dante. “Forlì è città dantesca. A Forlì Dante trovò rifugio, lasciata Arezzo, nell’autunno del 1302, rimanendo per oltre un anno presso gli Ordelaffi, signori ghibellini della città”. E, concludono, “Dante, la visione dell’arte intende dunque essere un momento di riflessione complessivo sulla figura del poeta, simbolo dell’Italia, e sul suo immenso lascito, in un rispecchiamento unico tra linguaggio dell’arte e figura letteraria”.
– Giulia Ronchi
Dante. La visione dell’arte
dal 12 marzo al 4 luglio 2021
Musei San Domenico di Forlì
Piazza Guido da Montefeltro 12, Forlì
http://www.cultura.comune.forli.fc.it/
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