Il Mauritshuis Museum all’Aia si digitalizza e diventa il primo museo al mondo in gigapixel
Il museo olandese, celebre per custodire capolavori come “La ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer e l’“Autoritratto di Rembrandt”, è fruibile online in ogni suo minimo dettaglio. Ecco come “visitarlo”
Da quasi un anno la pandemia ci ha costretto al distanziamento fisico e al conseguente utilizzo delle piattaforme online per lavoro, studio, fruizione di servizi e svago. Non fa eccezioni il mondo dell’arte e della cultura, con musei, gallerie, fiere e grandi eventi che stanno utilizzando le tecnologie digitali per promuovere la propria programmazione. Negli ultimi mesi, a riscuotere particolare successo sono le mostre virtuali, con tour guidati fruibili da tutti da qualsiasi parte del mondo, da computer o smartphone. Rientra in questa serie di attività il progetto appena lanciato dal Mauritshuis Museum all’Aia: dallo scorso 26 novembre, l’istituzione olandese è il primo museo al mondo a essere stato digitalizzato in gigapixel, dando vita così a un ambiente virtuale realistico visitabile attraverso il sito del museo e l’app Second Canvas del Mauritshuis, disponibile su AppStore o Google Play. Caratteristica di questo tour virtuale? Non solo i capolavori in esso esposti, ma anche gli spazi interni del museo sono fruibili ad alta definizione.
IL MUSEO MAURITSHUIS IN GIGAPIXEL
Con l’app Second Canvas è così possibile “passeggiare” tra le stanze del museo e osservarne ogni dettaglio. Naturalmente, a essere fruibili in formato gigapixel sono anche le opere esposte: durante il primo lockdown, le varie parti del museo e i suoi dipinti sono stati fotografati con fotocamere a 360 gradi. Per creare immagini di alta qualità, Madpixel (la società che collabora con il Mauritshuis a questo progetto) ha scattato tantissime piccole fotografie grazie a Madpixel ROB, un robot che ha mappato ogni centimetro di superficie del museo. Questo robot ha selezionato così la risoluzione richiesta per ogni opera d’arte: più grande infatti è il dipinto, maggiore deve essere la risoluzione per garantire un’“esperienza di zoom” ottimale.
MUSEO MAURITSHUIS IN GIGAPIXEL: IL TUUR VIRTUALE
Il percorso di visita virtuale può essere intrapreso anche sul sito del museo, che permette di selezionarne la modalità: “free exploration” o “introductory tour”. Nel primo caso, è possibile selezionare le sale da visitare in totale libertà, mentre nel secondo si tratta di una sorta di visita guidata attraverso cui scoprire i capolavori custoditi al Mauritshuis: La ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermeer, l’Autoritratto e la Lezione di anatomia del dottor Tulp di Rembrandt…
– Desirée Maida
Visita il Museo Mauritshuis in gigapixel
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