Restyling per Parco Archeologico di Ecolano: nuovo logo e programma pluriennale online e offline
Identità visiva ispirata al mito di Ercole e mostre e iniziative divise tra reale e virtuale, a forte interazione con il territorio: presentato il nuovo corso del Parco di Ercolano in piena pandemia, all’insegna della speranza
In piena emergenza pandemica, con la città di Ercolano in zona rosso scuro, il suo Parco Archeologico lancia un segnale di speranza presentandosi (online) alla stampa in una veste rinnovata. Innanzitutto il nuovo logo: ispirato a Ercole, eroe che dà il nome alla città, con particolare riferimento ad uno dei suoi attributi, il nodo con il quale si allacciava al collo la pelle del leone di Nemea, vuole simbolicamente “collegare la città antica e quella moderna, il Parco e il territorio, il passato e il futuro, il mare e il Vesuvio, la ricerca e la valorizzazione”, spiega Elio Carmi, Direttore creativo e socio fondatore dell’agenzia di Brand Design Consulting Carmi e Ubertis che ha realizzato l’attuale identità visiva del Parco Archeologico di Ercolano.
LA PROGRAMMAZIONE DI ERCOLANO
Poi, la presentazione di una nuova programmazione pluriennale che contempla strategie di conservazione, tutela, valorizzazione. “Il Parco lavora lungo due binari: tutela e valorizzazione. In merito alla valorizzazione, abbiamo interpretato questo momento di difficoltà a causa del COVID quale occasione per costruire su basi rinnovate la ripresa degli scavi e negli scorsi mesi abbiamo lanciato un processo condiviso sulle radici identitarie del Parco Archeologico di Ercolano in parallelo ai programmi volti alla conservazione del patrimonio, alla conoscenza, ad azioni di integrazione con il territorio attraverso connessioni e reti”, dichiara Francesco Sirano, Direttore del Parco Archeologico di Ercolano dal 2017, dove ha puntato sin dal primo momento sull’accessibilità diffusa del Parco Archeologico e sull’interazione con il territorio. “Questo lavoro, che si è molto giovato di quanto da anni impostato dai colleghi HCP, ci ha aiutato a costruire su solide basi la definizione di un nuovo programma pluriennale e di una nuova identità visiva ispirata ad Ercole. Il percorso proseguirà nei prossimi mesi con tante importanti novità nel segno dell’apertura e della partecipazione”. Come le due mostre attese per i prossimi mesi, L’ebanistica e l’arte dell’arredo ligneo e La civiltà del cibo ed i piaceri della tavola nell’antica Ercolano: due percorsi, fra il reale e il virtuale, sull’artigianato del legno e sui piaceri del cibo per scoprire attraverso le sue scoperte archeologiche la vita di questa antica città che, diversamente da Pompei, non ha conservato i corpi della popolazione (annientata dalla maggiore vicinanza al Vesuvio) preservando, invece, mobili carbonizzati e parti strutturali di edifici.
MOSTRE, SITI, COMUNICAZIONE
Alle esposizioni temporanee si aggiungono gli approfondimenti all’interno del sito archeologico, con tre nuclei tematici: la mostra dedicata allo splendore degli ori, permanente all’interno dell’Antiquarium, il Padiglione della barca, e la scoperta del Teatro antico attraverso il percorso sotterraneo. Tra le numerose iniziative, dal vivo e online, del programma stagionale sono previste: in primavera, visite partecipate ai cantieri di restauro nel Parco; in estate, serate con i percorsi multisensoriali; in autunno, aperitivi all’insegna di archeologia e arte contemporanea. E poi conferenze, seminari, laboratori. Infine, gli eventi social “che coinvolgono la community alla scoperta dell’identità, dei valori e della cultura del territorio”.
–Claudia Giraud
https://ercolano.
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