Roma: l’area sacra di Largo Argentina aprirà al pubblico grazie al finanziamento di Bulgari
L’importante area archeologica sarà musealizzata grazie a un sistema di passerelle sopraelevate che permetteranno l’accesso al pubblico, per un costo complessivo di un milione di euro. L’inizio dei lavori è previsto per metà maggio e durerà un anno.
Partiranno entro metà maggio i lavori per rendere accessibile e visitabile l’Area Sacra di Largo Argentina, uno dei più importanti e antichi complessi archeologici di Roma. L’intervento è reso possibile grazie alla donazione della maison Bulgari di circa un milione di euro, che permetteranno la musealizzazione e l’apertura del sito in maniera organizzata per la prima volta dal suo ritrovamento, avvenuto negli anni Venti. L’intervento di Bulgari nella tutela e valorizzazione del bene pubblico non è una novità: nel 2019 l’azienda aveva siglato una convenzione con Roma Capitale, destinando all’Area di Largo Argentina 500.000 euro, cifra alla quale si sono sommati i fondi residuali della precedente convenzione, stipulata nel 2014 per il restauro della Scalinata di Trinità dei Monti, per un valore di 485.593,58 euro. Il cantiere è stato affidato dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali all’Impresa Biagioli S.r.l., aggiudicataria dell’appalto, e impiegherà un anno per terminare i lavori. Non è un caso isolato nemmeno questo modello di collaborazione tra pubblico e privato: si avvia proprio in questi giorni al termine l’intervento di restauro del Tempio di Venere a Roma ad opera di Fendi, costato all’azienda 2,5 milioni di euro (nella foto sotto).
LA MUSEALIZZAZIONE DI LARGO ARGENTINA A ROMA
Per rendere concretamente accessibile l’Area Sacra di Largo Argentina, saranno realizzati dei camminamenti in quota che permetteranno ai visitatori di “immergersi” tra gli antichi resti romani in tutta sicurezza. Le strutture saranno poi illuminate di notte con luci LED colorate, così da creare un effetto suggestivo. Ma questo sarà l’unico intervento reso possibile grazie alla donazione di Bulgari. “Oltre alla realizzazione dei nuovi percorsi su passerella, saranno realizzati alcuni interventi di restauro sui resti archeologici presenti nell’area”, ha spiegato Lorenza Fruci, Assessora alla Crescita culturale di Roma Capitale. “Lavorare per riaprire luoghi così importanti per cittadini e per tutti coloro che visiteranno la nostra meravigliosa città, vuol dire prendersi cura e avere sempre più modi e occasioni per conoscere la nostra storia, la nostra identità”. La realizzazione del percorso dell’area sacra di Largo Argentina permetterà di valorizzare un sito su cui sorgono quattro templi di età repubblicana – compresa fra il III e il II secolo a.C. – denominati con delle lettere dell’alfabeto a causa della loro identificazione incerta. In questo luogo è custodito anche il basamento di tufo della Curia di Pompeo, luogo dell’assassinio di Giulio Cesare nelle Idi di marzo del 44 a.C., come riportato dalle fonti antiche. L’Area Sacra conserva infine le stratificazioni architettoniche di varie epoche, come le fasi imperiali dei templi o le strutture di età medievale.
LARGO ARGENTINA A ROMA, GLI ELEMENTI DEL PROGETTO
La visita partirà dalla torre del Papito, che ospiterà i servizi di biglietteria e uno spazio espositivo nel portico esterno; proseguirà poi attraverso un sistema di percorsi verticali e orizzontali interni all’area archeologica, che permetteranno la visione ravvicinata dei templi e dei numerosi reperti rinvenuti dal 1926, tra iscrizioni, frammenti di decorazioni architettoniche, terrecotte e resti di statue. Sarà allestita anche un’area espositiva coperta in corrispondenza del portico orientale dell’Area Sacra. Nel progetto è compreso anche l’inserimento di una pedana elevatrice a cabina aperta, che consentirà l’accesso all’area agli utenti diversamente abili. “L’accessibilità universale dei siti archeologici è un impegno che la Sovrintendenza Capitolina ha preso con i visitatori e che è lieta di condividere con Bulgari”, ha commentato Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali. “Al termine di questi lavori ci auguriamo che l’Area sacra di Largo Argentina, uno dei luoghi chiave della continuità monumentale di Roma nei secoli, possa raccontare a tutti la sua storia straordinaria“.
LARGO ARGENTINA A ROMA TORNA ALLO SPLENDORE ORIGINARIO
“L’avvio dei lavori per l’Area Sacra di Largo Argentina segna un nuovo, importantissimo momento nella nostra sempre positiva collaborazione con Roma Capitale e la Sovrintendenza per valorizzare i tesori storici e artistici della Città Eterna”, ha spiegato Jean-Christophe Babin, Amministratore Delegato del Gruppo Bulgari. “Da quando è stato riportato alla luce, questo gioiello è stato per anni visibile ai romani e ai turisti senza tuttavia poter essere pienamente ammirato ed apprezzato. Siamo orgogliosi di contribuire a un progetto che avvicina ai nostri occhi questo luogo, consentendoci di conoscerne la storia e scoprine i dettagli. L’Area Sacra verrà finalmente riportata al centro della vita culturale di Roma, come era secoli fa in epoca repubblicana”.
– Giulia Ronchi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati