A Giza un nuovo museo per le Piramidi. Il Grand Egyptian Museum aprirà a giugno 2021
Il museo esporrà oltre 5.000 manufatti dalla tomba del faraone Tutankhamon, che saranno esposti insieme per la prima volta dalla loro scoperta
Aprirà entro la fine di giugno il Grand Egyptian Museum (GEM) a Giza, che sorge in prossimità delle famose Piramidi, su un’area di circa 50 ettari. Un megaprogetto firmato dallo studio Heneghan Peng, e costruito dal gigante belga dell’edilizia BESIX. Il costo totale è stimato in 550 milioni di dollari, di cui 300 finanziati da prestiti giapponesi, 150 dal Consiglio Supremo delle Antichità e i restanti attraverso varie donazioni internazionali. L’ingresso costerà fra i 30 e i 35 dollari.
COME SARÀ IL MUSEO DELLE PIRAMIDI
Zahi Hawass, eminente egittologo ed ex ministro delle Antichità, lo ha già definito il progetto culturale più importante al mondo dedicato a una singola civiltà. Sicuramente ha avuto una genesi fra le più tormentate: avviato con Farouk Hosny, già ministro della Cultura al tempo della dittatura di Mubarak, nel 2002, il cantiere ha subito una lunga pausa a causa delle sollevazioni popolari che il 25 gennaio 2011 portarono alla caduta del regime militare. Infine, la pandemia ha rinviato di un altro anno l’apertura, prevista adesso entro il 30 giugno. In omaggio alle Piramidi, l’edificio ha la forma di un triangolo smussato in pianta, e la facciata principale in alabastro e pietra traslucida. L’atrio principale, caratterizzato da ampie vetrate, ospiterà una serie di grandi statue, in modo da ricreare la sensazione di entrare in un tempio. Il rischio è, però, che una struttura contemporanea possa decontestualizzare le statue e i manufatti, facendo loro perdere una parte di quel fascino che esercita il passato quando mantiene la sua atmosfera.
LUCI E OMBRE FRA PASSATO E PRESENTE
Il museo esporrà oltre 5.000 manufatti dalla tomba del faraone Tutankhamon, che saranno esposti insieme per la prima volta dalla loro scoperta, in due grandi sale esclusivamente dedicate al Faraone. Hawass ha spiegato che, fra le tante altre cose, il GEM presenterà la statua di Ramses II (nell’atrio principale) e un obelisco risalente all’epoca del suo regno. Saranno inoltre esposte anche le barche trovate all’interno della Piramide di Cheope. “Credo davvero che l’apertura di questo museo sarà l’apertura culturale più importante in il mondo, perché il GEM ha dimostrato al mondo che l’Egitto si preoccupa davvero dei suoi antichi manufatti”, ha chiosato ancora Zahi Hawass, precisando che l’Antiquities Act (la legge sulla tutela delle antichità) ha ormai concluso il suo iter di approvazione parlamentare e non necessita di ulteriori emendamenti.; sono state inasprite le pene per il furto e il contrabbando di tali beni storico-artistici, considerati adesso alla stregua di veri e propri crimini.
– Niccolò Lucarelli
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