Riaperta la Sala degli Avori al Museo del Bargello di Firenze con un allestimento rinnovato
Si tratta del primo importante intervento di rinnovamento integrale di un allestimento storicizzato in una sala del museo fiorentino e riguarda una delle collezioni di avori più ricche e preziose al mondo. Ecco le immagini del nuovo percorso
Il Museo Nazionale del Bargello di Firenze ha riaperto le sue porte con l’allestimento totalmente rinnovato della sua collezione di avori, nella quale sono compresi circa 250 manufatti che vanno dal periodo etrusco al XIX secolo. La Sala degli Avori espone opere preziosissime e molto antiche, come il Dittico con scene della vita di san Paolo e Adamo nel Paradiso terrestre e la placca con l’Imperatrice bizantina, databili tra il V e il VI secolo, l’Olifante della Saint Chapelle, donato al re di Francia nel 1274, la Madonna dei Granduchi oltre a rari mosaici, pitture e sculture medievali. Un patrimonio che copre quindici secoli e ne fa una delle collezioni di avorio più prestigiose al mondo, sia in termini numerici che di qualità. Le opere, finora custodite all’interno di espositori risalenti agli anni Ottanta del Novecento, sono state trasferite all’interno di nuove vetrine dotate di sistemi antiriflesso, antisfondamento e controllo del microclima interno. Oltre alla realizzazione delle nuove teche, la sala è stata sottoposta a operazioni di restauro degli apparati pittorici e decorativi, e sottoposta a una nuova illuminazione mirata a valorizzare sia l’architettura che le opere d’arte esposte a parete. I lavori sono stati eseguiti con i fondi ottenuti con l’autonomia dei Musei italiani, a seguito della riforma del 2014, realizzando il primo importante intervento di rinnovamento integrale di un allestimento storicizzato in una sala del Bargello. “Crediamo che i visitatori siano i veri ‘ospiti d’eccezione’ dei musei”, ha affermato la direttrice Paola D’Agostino, “e volevamo accoglierli, facendogli apprezzare questi straordinari micro capolavori d’avorio di culture diverse, unici al mondo e riallestiti con nuovi e suggestivi accostamenti, in sicurezza e sotto una nuova luce”.
– Giulia Ronchi
www.bargellomusei.beniculturali.it
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