Unesco, gli affreschi di Giotto a Padova sono Patrimonio dell’Umanità
La proclamazione è avvenuta durante la 44esima sessione del Comitato Unesco: il percorso storico-artistico candidato dalla città veneta – che comprende otto siti monumentali con altrettanti cicli pittorici del Trecento, con in testa quelli giotteschi – è Patrimonio dell’Umanità
I trecenteschi cicli pittorici di Padova sono Patrimonio dell’Umanità Unesco. La proclamazione è arrivata durante la 44esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco, attualmente riunito in modalità remota a Fuzhou (in Cina) e che, lo scorso 22 luglio, ha deciso di non inserire Venezia e la sua Laguna nella lista del “Patrimonio in pericolo”. Padova Urbs Picta è il titolo del percorso con cui la città veneta ha candidato otto siti monumentali in cui sono custoditi altrettanti cicli pittorici, entrati adesso a fare parte del Patrimonio Unesco: in testa, naturalmente, gli affreschi di Giotto alla Cappella degli Scrovegni, e poi le pitture nella Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo agli Eremitani, in Palazzo della Ragione, nella Cappella della Reggia Carrarese, nel Battistero della Cattedrale, nella Basilica e Convento del Santo, nell’Oratorio di San Giorgio e nell’Oratorio di San Michele.
PADOVA URBS PICTA PATRIMONIO UNESCO
Il percorso che ha portato la città a questo importante traguardo – dopo il riconoscimento ottenuto nel 1997 per il proprio Orto Botanico – ha avuto inizio nel 2006, quando l’allora Ministero per i Beni Culturali (oggi MIC – Ministero della Cultura) ha sottoposto all’ente delle Nazioni Unite la candidatura della Cappella degli Scrovegni. Nel 2018, la città veneta ha deciso di affiancare, agli straordinari affreschi di Giotto, altri sette luoghi del centro storico con altrettanti cicli di affreschi del Trecento, dando così vita al più complesso percorso storico-artistico Padova Urbs picta. “I cicli affrescati padovani illustrano l’importante scambio di idee che esisteva tra i protagonisti del mondo della scienza, della letteratura e delle arti visive nel clima preumanista di Padova all’inizio del XIV secolo”, motiva così l’Unesco l’inserimento di Padova Urbs picta nella lista del Patrimonio Mondiale. “Gli artisti hanno mostrato grande abilità nel dare forma visiva a queste idee e le loro capacità tecniche hanno permesso ai cicli affrescati padovani non solo di diventare un modello per gli altri, ma anche di dimostrarsi notevolmente resistenti al passare del tempo. Il gruppo di artisti in cerca di innovazione, riuniti a Padova, favorì allo stesso tempo uno scambio di idee e un know-how che portò a un nuovo stile nell’affresco. Questo nuovo stile non solo influenzò Padova per tutto il XIV secolo, ma costituì la base ispiratrice per secoli di lavori di affresco nel Rinascimento italiano e oltre. Con questa vera e propria rinascita di una tecnica pittorica antica, Padova ha fornito un nuovo modo di vedere e rappresentare il mondo, annunciando l’avvento della prospettiva rinascimentale. Queste innovazioni segnano una nuova era nella storia dell’arte, producendo un irreversibile cambio di direzione”.
PADOVA ALL’INSEGNA DI GIOTTO
Commissionata a Giotto da Enrico degli Scrovegni all’inizio del XIV secolo, probabilmente tra il 1303 e il 1305, anno in cui fu consacrata, il ciclo di affreschi della Cappella degli Scrovegni è la punta di diamante di Padova Urbs Picta: narrano le Storie della Vergine e di Cristo su tre registri sovrapposti; sulla controfacciata invece è il Giudizio Universale. Tra le scene più note e meglio riuscite di Giotto sono la Strage degli Innocenti, la Presentazione al Tempio, la Visitazione di Elisabetta, l’Incontro alla Porta Aurea.
NON SOLO PADOVA. ANCHE MONTECATINI TERME È PATRIMONIO UNESCO
Oltre a Padova, un’altra città italiana è entrata a fare parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, Montecatini Terme, tra le Grandi città termali d’Europa. Giornata importante dunque per l’Italia, come sottolinea il Ministro della Cultura Dario Franceschini: “con ‘Padova Urbs Picta’ e Montecatini tra le Grandi città termali d’Europa diventano 57 i siti italiani iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità: insieme ai 14 iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’umanità, diventano così 71 i riconoscimenti Unesco riguardanti il patrimonio culturale italiano. Padova diventa poi, insieme a Tivoli, una delle poche città al mondo a custodirne due: un primato che rafforza la leadership culturale dell’Italia, ribadisce la vastità del patrimonio culturale nazionale e riconosce il ruolo delle comunità nella tutela e promozione dei propri beni”.
– Desirée Maida
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati