La forma del tempo in una mostra al Museo Poldi Pezzoli di Milano
Un affascinante percorso fra arte e tecnologia è visitabile nella splendida cornice della casa-museo al centro di Milano. Con un allestimento firmato Migliore+Servetto Architects.
“Il tempo dell’esistenza è la modalità dell’esserci dell’essere”, sosteneva Martin Heidegger. Quell’unita invisibile che misura le nostre vite è al centro della mostra al Museo Poldi Pezzoli. Si indaga il rapporto tra l’uomo e il tempo, dagli albori alla modernità, collegando raffigurazioni e tecnologia, tra scienza, letteratura e arte.
IL TEMPO NEI DIPINTI DI TIZIANO E NELLE SCULTURE DI BERNINI
Nelle tre sezioni della mostra (La misura del Tempo e dello spazio, Le immagini del Tempo e Nottetempo) incontriamo circa trenta opere tra orologi – come lo “svegliatore monastico” del XV secolo e l’Astrario medioevale –, sculture, codici e dipinti. Il fulcro dell’esposizione è in una serie di preziosi orologi notturni italiani del XVII secolo, inventati dai fratelli Campani per papa Alessandro VII Chigi, che soffriva di insonnia. Per evitare i rintocchi, i due si ingegnarono sfruttando uno scappamento a mercurio mentre il quadrante è dipinto con allegorie eseguite da famosi artisti barocchi.
È grazie all’innovazione tecnologica del pendolo che l’orologio è entrato nella vita quotidiana, stimolando la riflessione sul tempo anche a livello filosofico e artistico.
Tra le opere esposte: l’Allegoria della Prudenza di Tiziano, una statua di Papa Alessandro VII realizzata da Bernini e una grande scultura per orologio notturno a proiezione a opera di Johannes-Jacobus Reyff.
– Lucia Antista
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