Lo chef due stelle Michelin Andrea Aprea aprirà un ristorante nel futuro Museo Etrusco di Milano
Il Museo Etrusco di Milano – la cui realizzazione è promossa dalla Fondazione Luigi Rovati – aprirà ai primi del 2022, e al suo interno sorgeranno il bar-bistrot e il ristorante dello chef Andrea Aprea, per dieci anni alla guida del VUN Andrea Aprea del Park Hyatt Milano
Aprirà all’inizio del prossimo anno a Milano il Museo Etrusco, ambizioso progetto della Fondazione Luigi Rovati che ospiterà, negli spazi del sontuoso Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro di Corso Venezia – restaurati e ampliati su progetto di Mario Cucinella – la collezione di arte archeologica che la famiglia Rovati ha acquistato e fatto rientrare in Italia dalla Svizzera, decidendo così di condividere questo importante patrimonio con la collettività. Mentre i lavori di realizzazione del Museo Etrusco in corso, iniziano a essere svelati i nomi dei protagonisti che animeranno la vita della nuova istituzione, oltre le sue sale espositive: la Fondazione Luigi Rovati ha infatti affidato allo chef Andrea Aprea (Napoli, 1977) la guida del ristorante e del bar bistrot del Museo. Questa nuovo progetto imprenditoriale arriva, per Aprea, dopo i 10 anni (dal 2011 al 2021) trascorsi come Executive Chef al VUN Andrea Aprea del Park Hyatt Milano, dove lo chef ha ottenuto portato 2 stelle Michelin, la prima nel 2012 e la seconda nel 2017.
IL NUOVO RISTORANTE DI ANDREA APREA AL MUSEO ETRUSCO DI MILANO
“Questo nuovo progetto rappresenta per me una straordinaria sfida personale e professionale. Con la famiglia Rovati è nata una profonda intesa che ha portato alla condivisione di idee e progetti. Il risultato di questo incontro sta oggi nella sede straordinaria del nuovo ristorante gastronomico e del bar-bistrot”, spiega Andrea Aprea. “Sono felice di far parte di questa iniziativa che offrirà una nuova destinazione per l’arte, la cultura, l’educazione e per la scoperta di inediti percorsi gastronomici”. Sia il ristorante sia il bistrot sono progettati dall’architetto Flaviano Capriotti, ed entrambi si trovano inseriti in aree del palazzo particolarmente suggestive: il ristorante – sviluppato su 210 metri quadrati con 32 coperti – sorgerà infatti all’ultimo piano di Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro, con una vetrata panoramica che permetterà agli ospiti di godere dello skyline della città; il bar-bistrot invece sarà al piano terra, sul giardino interno del palazzo. In entrambi gli spazi saranno esposte opere site specific realizzate da giovani artisti.
IL NUOVO MUSEO ETRUSCO DI MILANO
“Siamo certi che la scelta di un partner come Andrea Aprea darà valore al museo che si muoverà, intorno alla propria offerta culturale, con una strategia nuova per Milano e il Paese, di multifunzionalità e di pluralità di servizi”, sottolinea Giovanna Forlanelli, Vicepresidente della Fondazione Luigi Rovati che, in una precedente intervista, ci aveva raccontato la visione alla base del progetto del nuovo museo: “la cosa fondamentale per noi, come fondazione, non è soltanto far restaurare un palazzo, costruire e metterci dentro una collezione. È un lungo processo di scoperta e studio dell’archeologia, che si allaccia anche alla città di Milano, per cui gli etruschi sono un simbolo dei moti risorgimentali e dell’unità d’Italia. È un progetto che va ben al di là dell’istituzione di un museo”. Progetto che, nelle intenzioni della Fondazione, si contraddistinguerà per l’approccio innovativo e per le sinergie con l’arte contemporanea, attraverso “attività come laboratori, workshop e visite, che sono ormai imprescindibili per un museo oggi. Bisogna avere una collezione permanente e mostre temporanee. La collezione sarà composta da circa trecento reperti su quattromila che abbiamo già acquisito, quindi è necessaria una rotazione per valorizzare di volta in volta alcuni aspetti”. In questa visione, che significato assume per il progetto promosso dalla Fondazione Luigi Rovati l’apertura del ristorante di Andrea Aprea? “La collaborazione con lo chef Andrea Aprea”, ci risponde Forlanelli, “è frutto di un’attenta ricerca in coerenza con la mission della nostra Fondazione, che vuole costruire questo progetto identificando e valorizzando i talenti creativi e innovativi, tanto nel panorama nazionale quanto internazionale”.
– Desirée Maida
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