Archeologia e arte antica: parte il festival Festa Etrusca! a Roma
Tante sono le novità che riguardano il mondo antico, e più precisamente quello etrusco. Si festeggia con la prima edizione del festival archeostorico “festa etrusca! Mentre la Fondazione Luigi Rovati annuncia il ritorno del "Viaggiatore Etrusco" in Italia
I corredi funebri principeschi Barberini e Bernardini tornano dopo otto anni nella sala ad essi dedicata a Villa Poniatowski. Il trionfale ritorno è celebrato anche con la prima edizione del Festival archeostorico “Festa Etrusca! La storia si racconta”, una manifestazione con “approfondimenti e tematiche per tutte le età”, per dirla con le parole del CEO di Entertainment Game Apps, Maurizio Amoroso, che insieme al direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Valentino Nizzo, ha presentato la manifestazione. Il progetto, realizzato in collaborazione con il direttore del Museo Archeologico di Napoli, Paolo Giulierini e del direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel è simbolo di un profondo legame tra le istituzioni, con visioni e obiettivi comuni.
“FESTA ETRUSCA! LA STORIA SI RACCONTA”
“Festa Etrusca! La storia si racconta” si è svolto in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il 25 e il 26 settembre 2021 presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Incontri, approfondimenti e riflessioni hanno dato vita ad uno scambio aperto e condiviso tra gli operatori del settore: musei, università, centri di ricerca, case editrici, società e cooperative archeologiche, agenzie specializzate nel turismo culturale e associazioni, senza perdere di vista il pubblico. Tante le iniziative che hanno raccontato il mondo antico. Tra queste, quattro tavole rotonde che hanno offerto spunti di dibattito sui seguenti temi: gli Etruschi patrimonio dell’Umanità; il racconto dei musei del Lazio, della Toscana e dell’Umbria; insieme ai videogames per la cultura (con tutti i giochi targati EGA) e la rievocazione nei musei. Ad arricchire le giornate del Festival anche novità editoriali -come l’attesissima Guida archeologica al Parco di Veio-. Non sono mancati poi laboratori didattici dedicati ai più piccoli, visite guidate e rievocazioni storiche. É stato inoltre svelato il nuovo allestimento permanente delle tombe principesche Barberini e Bernardini di Palestrina, insieme alla Neviera e il Ninfeo nella Sala dello Zodiaco. Le tombe sono due tra i più importanti corredi principeschi del periodo Orientalizzante, risalenti all’inizio del VII secolo a.C., con ciascun corredo composto da decine di oggetti di inestimabile valore e da alcuni capolavori assoluti dell’oreficeria, della bronzistica e della scultura in avorio di questo periodo. Materiali provenienti dal vicino Oriente e dall’Egitto figuravano insieme a gioielli e vasellame di produzione etrusca, rendendo i “principi” che li indossavano e li utilizzavano simili ai monarchi più influenti del Mediterraneo orientale. Questa è una peculiarità del periodo Orientalizzante ed è manifestata ad altissimo livello dalle due sepolture prenestine che, pur provenendo da un’area culturale di influenza latina, beneficiavano del controllo delle vie di transito e delle risorse ad esse connesse per rappresentarsi al massimo livello di sfarzo possibile come e anche in modo più esuberante dei loro vicini Etruschi sull’opposta sponda del fiume Tevere. I due corredi sono esposti dal 2012 nelle dieci sale di Villa Poniatowski, incluse nel percorso espositivo di Villa Giulia ma, dal 2013, in seguito al furto di una parte degli ori Castellani, gli oggetti più preziosi erano stati prelevati dalle vetrine per motivi di sicurezza.
IL RITORNO IN ITALIA DE “IL VIAGGIATORE ETRUSCO”
Le novità dal mondo etrusco non finiscono qui. La Fondazione Luigi Rovati, in sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, ha fatto rientrare in Italia “Il viaggiatore Etrusco“, un frammento di lastra fittile etrusca in terracotta, databile tra la fine del VI e gli albori del V secolo a.C.
La stele – da qui il curioso nome – raffigura un profilo di giovane, caratterizzato da un copricapo a tesa, tipico accessorio da viandante e da un bastone. La lastra è stata acquistata da Fondazione Luigi Rovati presso la casa d’aste Christie’s di New York, con l’intento di completare la selezione conosciuta di lastre parietali figurate provenienti da Cerveteri già in possesso dello Stato. “Di recente, la Soprintendenza ha dedicato una intensa attività di tutela, ricerca e valorizzazione a questa rara categoria di reperti, prodotti a Cerveteri tra VI e V secolo a.C. Già due esposizioni e un convegno hanno avuto luogo negli anni tra 2018 e 2020: pertanto, il ritorno del “viaggiatore etrusco” – come è stato soprannominato il nuovo frammento – segna la continuazione della tutela e l’efficacia della promozione culturale portata avanti dal Ministero”, ha dichiarato la Soprintendente Arch. Margherita Eichberg. Una storia a lieto fine che potrebbe diventare volano per possibili e future collaborazioni con il MIC, come sottolinea Lucio Rovati, Presidente della Fondazione, “soprattutto in vista della prossima apertura del Museo Etrusco di Milano“. Insomma, ci sono tanti buoni presupposti per il futuro, e “l’anziano viaggiatore” ha ancora molta strada da fare, tant’è che dopo un necessario intervento di restauro è stato organizzato un corposo itinerario che lo porterà tra Roma, Venezia e Milano.
-Valentina Muzi
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