A Palazzo San Felice a Roma la Biblioteca d’Archeologia e Storia dell’Arte di Mario Botta
Ospitata fino a oggi a Palazzo Venezia, la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’arte entro il 2024 cambierà sede: si trasferirà a Palazzo San Felice, nel complesso del Quirinale, per volontà del Presidente Mattarella. A firmare i lavori di trasformazione di Palazzo San Felice è l’archistar Mario Botta.
Si inaugura il 12 ottobre 2023 il cantiere della nuova sede della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’arte a Roma, unica specializzata in archeologia e storia dell’arte tra le biblioteche pubbliche statali, fondata nel 1875 e fino a oggi ospitata a Palazzo Venezia. La biblioteca – che custodisce al suo interno 400mila volumi tra cui incunaboli, cinquecentine, seicentine, 3.500 testate di periodici, 20.700 incisioni, disegni e fotografie, 2.000 manifesti teatrali, 66.000 microfiche, 400 cd-rom, 1.600 opere manoscritte e oltre 100mila carte di fondi archivistici – troverà infatti casa a Palazzo San Felice, appartenente al complesso del Quirinale: è stato il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella a voler votare questo spazio a una destinazione culturale di cui potesse fruire la collettività, per un progetto di riconversione dell’edificio – per un investimento pari a 20 milioni di euro – e che porta la firma dell’architetto Mario Botta.
LA NUOVA DESTINAZIONE D’USO DI PALAZZO SAN FELICE A ROMA
“Sono molto lieto che l’avvio dei lavori sia stata prima della fine del mio settennato, è una scelta di grande significato”, ha dichiarato durante la cerimonia svoltasi al Quirinale il Presidente Mattarella. “Una grande operazione culturale che dona a Roma un luogo dinamico, di studio che conserva un grande patrimonio culturale e che guarda al futuro. La cultura è l’anima del nostro Paese e rende più rassicuranti le prospettive future, senza cultura ogni altra attività perde significato. Questo complesso sarà una realtà viva del centro della città. Il Quirinale è lietissimo di poter dare un grande contributo al futuro del Paese”. La nuova biblioteca, tra spazi interni ed esterni, avrà un’estensione di 8mila metri quadrati, che comprenderanno 14 chilometri di scaffali per sistemare il patrimonio librario, sale lettura, uffici, depositi, locali tecnici, zone espositive, uno spazio esterno per eventi, accoglienza, servizio bar e ristoro. Una biblioteca concepita quindi come un polo culturale, che prevede infatti un cortile progettato come piazza pubblica sulla quale si affacciano il bar e il bookshop. “Noi abbiamo un compito generazionale, quello di interpretare al meglio la contemporaneità”, ha spiegato Mario Botta. “In architettura, per molto tempo c’è stata una esasperata affermazione della modernità. Oggi c’è una nuova sensibilità. Come dimostra questa operazione, c’è della modernità nell’antico e c’è dell’antichità nel nuovo. Porteremo vita e attualità in un luogo di storia e di memoria”.
PALAZZO SAN FELICE NUOVA SEDE DELLA BIBLIOTECA DI ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE. LE PAROLE DI FRANCESCHINI
“Palazzo San Felice sarà un luogo aperto alla città come previsto dal progetto dell’architetto Botta. Non sarà soltanto un luogo conservazione ma un luogo di vita e di attività. Il Ministero si è impegnato nel reperire risorse e affiancare il Quirinale in questo progetto che rappresenta un grande messaggio al Paese”, ha dichiarato il Ministro della Cultura Dario Franceschini. “Come previsto dall’accordo per la nascita della Fondazione verrà spostata lì, da Palazzo Venezia, la meravigliosa biblioteca di archeologia e storia dell’arte, una delle istituzioni più importanti del Paese. Ci sono più di 400 mila volumi, incunaboli, materiale fotografico, un archivio infinito che oggi si trova in spazi non adeguati dentro Palazzo Venezia. Insieme alla Direzione del nuovo museo autonomo di Palazzo Venezia e del Vittoriano abbiamo deciso, così, di valorizzarla e darle una nuova centralità per la città di Roma e per l’Italia. La nuova Biblioteca”, conclude Franceschini, “non sarà più soltanto un luogo per studiosi ma diverrà un luogo aperto per eventi e incontri, oltre che di studio e di ricerca. Si tratta di una grandissima operazione che parte oggi anche grazie alla volontà del Presidente Mattarella che ha voluto fare questo dono a Roma e a tutto il Paese”.
– Desirée Maida
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