Accordo tra MANN di Napoli e Museo Galileo di Firenze: apre nel 2022 la Sezione Tecnologica Romana
La nuova sezione del museo napoletano aprirà al pubblico nell'autunno del 2022: in dialogo 100 reperti antichi, animazioni 3D e ricostruzioni moderne dei macchinari antichi progettate dall’istituzione fiorentina
Sotto la direzione di Paolo Giulierini, negli ultimi anni il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si è distinto per aver intrapreso un programma di valorizzazione che ha portato l’istituzione napoletana a essere un museo sempre più all’altezza degli standard europei. Così, dopo la riapertura del percorso espositivo sulla storia della Magna Grecia nell’Italia meridionale, ora il MANN si dota di una nuova sezione grazie all’accordo di collaborazione per attività di ricerca e valorizzazione della cultura scientifica del mondo antico tra il fiorentino Museo Galileo e il museo napoletano, che prevede l’allestimento della nuova Sezione Tecnologica Romana.
MANN DI NAPOLI. L’ALLESTIMENTO DELLA SEZIONE TECNOLOGICA ROMANA
“Nell’immaginario collettivo l’antichità è un’epoca di straordinaria fioritura artistica e architettonica, letteraria e filosofica”, commenta Giovanni Di Pasquale, Storico della scienza antica al Museo Galileo e co-curatore del progetto scientifico insieme a Laura Forte, Funzionario Archeologo del MANN. “La presunta marginalità delle conoscenze scientifiche, l’incapacità di porre in relazione scienza e tecnica e l’ampia disponibilità di schiavi hanno costituito i pilastri della resistentissima tesi della ‘stagnazione tecnologica’ del mondo antico. L’allestimento della Sezione Tecnologica Romana, frutto della collaborazione tra il MANN e il Museo Galileo, permette di confutare questa ipotesi. Epoca in cui tutto venne inventato dal nulla, l’antichità ha visto la presenza di personaggi capaci di costruire e usare strumenti e macchine per portare a compimento sfide apparentemente impossibili. La documentazione archeologica proveniente dalla Campania dimostra che torchi oleari e vinari, gru, ruote idrauliche, macine, strumenti e apparati tecnici venivano utilizzati con successo già nel primo secolo d.C.”.
IL PERCORSO ESPOSITIVO DELLA SEZIONE TECNOLOGICA ROMANA
Il percorso espositivo della Sezione Tecnologica Romana si articolerà su diversi livelli di comunicazione: i reperti archeologici di età romana – per la maggior parte di area vesuviana e selezionati dai depositi del MANN (affreschi, meridiane, strumenti di misura e di precisione) – dialogheranno con le ricostruzioni dei principali macchinari antichi realizzati da Opera Laboratori su progetto del Museo Galileo. Proiettate su grandi schermi accanto a ciascuna macchina, le animazioni 3D racconteranno i principi che governano il funzionamento di macchine e dispositivi e le ragioni per cui quelle tecnologie vennero introdotte.
LA NUOVA SEZIONE APRE NELL’AUTUNNO 2022
La nuova sezione aprirà al pubblico nell’autunno del 2022 e sarà ospitata nel cosiddetto Braccio Nuovo dell’Istituto, un settore di circa 4.400 mq di superficie coperta su quattro piani, che ospita un ristorante, una caffetteria, un enorme auditorium: qui, negli ambienti vicini agli Uffici dei Servizi Educativi, sarà allestito un percorso che, attraverso circa 100 reperti e ricostruzioni moderne dei macchinari antichi, svelerà al visitatore come strategia e progettazione abbiano permesso ai cittadini dell’area vesuviana di affrontare grandi sfide tecnologiche. Da segnalare il forte taglio didattico della Sezione, che presenterà approfondimenti destinati non solo ad esperti, ma anche a giovani e scuole.
IL COMMENTO DEL DIRETTORE DEL MANN
“Come è noto, ben poco delle conquiste dell’arte del mondo antico sarebbe stato possibile senza una corretta padronanza delle tecnologie, basti pensare al processo di costruzione di un tempio, dalla cavatura delle pietre fino all’innalzamento delle colonne”, dichiara il Direttore del MANN, Paolo Giulierini. “Le straordinarie scoperte di Pompei hanno accelerato sempre di più il processo di ricongiungimento tra musei d’arte e musei tecnologici, perché (caso unico insieme al mondo egizio) hanno restituito tutti gli oggetti della vita quotidiana che nel passato erano stati tenuti in disparte, in oscuri depositi. Ne è conseguita spesso un’idea falsata della società antica. In realtà già Amedeo Maiuri intorno agli anni Trenta del Novecento ebbe la felice intuizione di dar vita a una Sezione Tecnologica nel Braccio Nuovo del Museo, poi dismessa, dedicata alle scienze e alle discipline applicate, dall’idraulica all’agricoltura, all’astronomia. Oggi il MANN, consapevole che la società antica non può essere raccontata senza ristabilire tale connubio, ha avviato il progetto di riallestimento di quella che fu la Sezione Tecnologica, affidandosi alla collaborazione con il Museo Galileo, già avviata sin dai tempi della mostra ‘Homo Faber’ (1999), dedicata alle conoscenze scientifiche in area vesuviana”.
– Claudia Giraud
MANN – Museo Archeologico di Napoli, Piazza Museo, 19 80135 Napoli NA
+39 0814422149
www.museoarcheologiconapoli.it
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