La fragile bellezza delle maioliche abruzzesi esce dai depositi del Museo Civico di Teramo. Foto

Prima mostra per gli spazi rinnovati della Pinacoteca Civica di Teramo. Si parte con un nucleo di maioliche castellane sei e settecentesche, rimaste per lunghi decenni confinate nei depositi del museo.

Gli spazi rinnovati della Pinacoteca Civica di Teramo ospitano la loro prima mostra. Si tratta della rassegna La fragile bellezza Istoriato castellano fra XVII e XVIII secolo che presenta un significativo nucleo di maioliche castellane sei e settecentesche, rimaste per lunghi decenni confinate nei depositi del museo. Ora, questo patrimonio di eccezionale pregio può finalmente raccontare al pubblico lo stile e l’espressione artistica della più influente famiglia di maiolicari abruzzesi Grue che, a partire dai laboratori ceramici di Castelli in provincia di Teramo, si sono imposti sulla scena internazionale grazie alla realizzazione di manufatti ceramici caratterizzati da soluzioni sperimentali ardite: non solo oggetti di uso domestico, ma vere e proprie opere d’arte. In mostra questa vocazione a fare della maiolica un prodotto artistico di prima qualità è ben dimostrata da una serie di preziosi manufatti destinati ad importanti personalità dello scenario politico e culturale internazionale. Come ad esempio i quattro piatti che, al pari dei dipinti su tela, sono racchiusi entro delle raffinate cornici settecentesche in legno intagliato e dorato che ne dichiarano la provenienza dalle collezioni reali sabaude: sono appartenute, infatti, ad un sofisticato estimatore dell’arte rococò come Umberto II. Ecco le immagini…

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Redazione

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