Le mostre del 2022 alla Galleria Borghese di Roma. Da Guido Reni a Tiziano
Il programma, sviluppato attorno a tre grandi mostre, si arricchirà anche di progetti collaterali, come l’esposizione di alcune conservate nei depositi e l’indagine sul rapporto tra la Roma del Seicento e l’antico Egitto, attraverso una partnership con il Museo Egizio di Torino
Guido Reni, Tiziano, la pittura su pietra: la Galleria Borghese di Roma presenta il suo programma di esposizioni per il 2022 e lo fa spaziando tra autori di periodi diversi ma avvicinati da un intento comune, quello di indagare il rapporto tra arte e paesaggio. “Il programma dell’anno prossimo è incentrato sul rapporto tra arte e paesaggio, centrale per comprendere il senso storico e anche attuale di un progetto come quello della Villa barocca, di cui la Galleria Borghese costituisce un esempio splendido e tutt’ora leggibile”, spiega la direttrice della Galleria Borghese Francesca Cappelletti. “I visitatori saranno portati a riflettere sulla natura culturale del paesaggio, su quanto l’ambiente circostante e i materiali della natura siano stati ispirazione e oggetto dell’attività degli artisti”. Nella programmazione del 2022 non vi è traccia, quindi, del confronto tra passato e contemporaneità che nell’anno che si sta per concludere ci aveva regalato mostre come Archaeology Now, in cui le opere di Damien Hirst si mescolavano a quelle della collezione permanente, oppure nel 2019 Collezioni di terra e d’oro, in cui il confronto era con le opere di Lucio Fontana. Il programma si arricchisce anche di progetti collaterali: dal 4 gennaio 2022, infatti, l’iniziativa I quadri scendono le scale permetterà al pubblico di scoprire i quadri solitamente collocati nel deposito. Quindici opere, per circa un mese e a rotazione, verranno inserite all’interno della collezione permanente, dialogando con essa. In programma anche collaborazioni con importanti istituzioni: oltre a quella con il Kunsthistorisches Museum di Vienna (nell’ambito della mostra Tiziano. Dialoghi di Natura e di Amore) la Galleria Borghese stringe una partnership con il Museo Egizio di Torino, in occasione dell’anniversario dei 200 anni dalla prima decifrazione dei geroglifici da parte dell’egittologo francese Jean-François Champollion e del britannico Thomas Young. Il 21 settembre 2022, sarà quindi ospitata nella sala egizia del palazzo una stele proveniente dal museo torinese, che verrà affiancata a dispositivi multimediali per indagare la fascinazione che la riscoperta dell’antico Egitto aveva esercitato a Roma nel Seicento.
-Giulia Ronchi
https://galleriaborghese.beniculturali.it/
LA MOSTRA DI GUIDO RENI
Guido Reni a Roma. Il Sacro e la Natura, dal 9 febbraio al 22 maggio 2022, ha come punto di partenza l’interesse di Guido Reni (Bologna 1575 – 1642) per la pittura di paesaggio. In rapporto agli altri pittori italiani e stranieri presenti a Roma nel primo Seicento, si cercherà di ricostruire i primi anni del soggiorno romano dell’artista e dei suoi inizi come grande pittore di storia, il suo appassionato studio delle opere rinascimentali e dell’antico, del chiaroscuro caravaggesco. Centrale all’interno del percorso è il dipinto Danza campestre, da un anno tornato a fare parte della collezione del museo alla quale era sempre appartenuto prima della vendita alla fine dell’Ottocento.
Guido Reni a Roma. Il Sacro e la Natura
a cura di Francesca Cappelletti
9 febbraio – 22 maggio 2022
LA MOSTRA DI TIZIANO
La Natura, intesa come paesaggio significante e luogo dell’agire umano, e l’Amore, rappresentato nelle varie declinazioni di amore divino, naturale, matrimoniale, personificato da Venere o da una Ninfa: sono queste le due macro tematiche entro cui si muove Tiziano. Dialoghi di Natura e di Amore, dal 15 giugno al 18 settembre 2022, una mostra dossier che indaga alcuni elementi ricorrenti della produzione del pittore veneziano. L’esposizione, inoltre, diventa occasione di un programma di scambio culturale tra due istituzioni, con il prestito concesso dal Kunsthistorisches Museum di Vienna della Ninfa con pastore di Tiziano, che si confronterà con i dipinti dello stesso autore conservato nella Galleria Borghese.
Tiziano. Dialoghi di Natura e di Amore
La Galleria Borghese incontra la Ninfa con pastore di Vienna
a cura di Maria Giovanna Sarti
15 giugno – 18 settembre 2022
LA PITTURA SU PIETRA
La mostra Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento, in programma dal 25 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023, rappresenta la continuazione di un percorso di ricerca cominciato nel 2021 con un approfondimento delle ricerche su natura e paesaggio all’interno della collezione e proseguito con l’indagine della pittura su pietra e delle sue implicazioni storiche e semantiche nel corso del Seicento. Figura nodale di questa ricerca è Sebastiano del Piombo (Venezia, 1485 – Roma 1547) che dopo il Sacco di Roma, disperato per la perdita di molti dipinti durante il lungo assedio dei Lanzichenecchi, intraprese come pratica di resistenza artistica la pittura utilizzando supporti diversi dalla tela. Pietra, ma anche marmi, metalli e superfici in grado di resistere all’erosione del tempo furono il nuovo campo di sperimentazione dell’artista da cui emersero soluzioni inedite dal notevole impatto non solo della tecnica pittorica del singolo, ma su tutta la pittura del Cinquecento.
Meraviglia senza tempo
Pittura su pietra a Roma nel Seicento
a cura di Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini
25 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023
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