Nuovo allestimento per la Sala del Colosso della Galleria dell’Accademia di Firenze

Dopo le Sale dedicate al Duecento e al Trecento, il museo diretto da Cecilie Hollberg inaugura un’altra sala del proprio percorso espositivo, dopo i lavori di restauro e riallestimento. Le immagini

Continua l’importante progetto di restauro e riallestimento della Galleria dell’Accademia di Firenze che, dalla riapertura al pubblico dello scorso maggio, dopo lo stop imposto dalla pandemia (che, in realtà, ha visto l’istituzione impegnata in un cantiere che ha coinvolto tutte le sue strutture) inaugura via via le rinnovate sale del proprio percorso espositivo. Dopo l’apertura delle sale del Duecento e del Trecento, adesso è la volta della Sala del Colosso, ambiente in cui è custodito il grande bozzetto in terra cruda del Ratto delle Sabine del Giambologna, oltre a ospitare opere pittoriche fiorentine del Quattro e del primo Cinquecento. Gli interventi di ristrutturazione, manutenzione, riallestimento, illuminazione e climatizzazione delle sale sono stati realizzati da restauratori specializzati con la guida e il coordinamento dalla Direttrice della Galleria Cecilie Hollberg e dal funzionario restauratore Eleonora Pucci.

Galleria dell'Accademia di Firenze - Sala del Colosso prima lavori

Galleria dell’Accademia di Firenze – Sala del Colosso prima lavori

IL RESTAURO DELLA SALA DEL COLOSSO E DELLE SUE OPERE

Nella Sala sono stati effettuati interventi di restauro architettonico-strutturale e di climatizzazione, oltre ad aver progettato un nuovo allestimento con un nuovo impianto di illuminazione studiato per mettere in risalto le opere esposte. A enfatizzare questo effetto è anche il colore blu scelto per le pareti. Durante il periodo di chiusura, oltre alla Sala, sono state restaurate anche le opere in essa custodite, come la Resurrezione di Cristo di Raffaellino del Garbo e la tempera su tavola di Giovan Francesco da Rimini raffigurante San Vincenzo Ferrer, oltre al restauro delle cornici del dipinto con Madonna del Mare attribuito a Sandro Botticelli del dipinto del Franciabigio, La Madonna col Bambino, san Giuseppe e san Giovannino, e quella dell’Adorazione del Bambino con due angeli e san Giuseppe di Lorenzo di Credi. Le opere della Sala sono state tutte soggette a movimentazione, tranne, per le importanti dimensioni e fragilità, il Ratto delle Sabine, la grande pala dell’Assunzione della Vergine di Pietro Perugino e la Disputa dei Padri della Chiesa sull’Immacolata Concezione di Giovanni Antonio Sogliani. Altra novità del nuovo allestimento della Sala del Colosso è la creazione di una “saletta”, alla quale si accede proprio attraverso quella del Colosso, dedicata al Quattrocento e in cui sono adesso esposti il “Cassone Adimari” dello Scheggia e la Tebaide di Paolo Uccello.

IL PROGETTO DI RIALLESTIMENTO DELLA GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI FIRENZE

“Quando abbiamo deciso di agire sulle capriate della sala del Colosso, il cui stato verteva in gravi condizioni da anni, con un impianto che perdeva acqua creando pericolose infiltrazioni, è stato necessario disallestire la Sala”, spiega Cecilie Hollberg. “È stata l’occasione per risistemare l’allestimento della collezione, qui conservata, con luci nuove e pareti colorate, per le quali abbiamo usato uno speciale blu che mi piace chiamare blu Accademia. Le opere sono state distanziate per rendere il percorso più fluido, utilizzando anche supporti più leggeri, meno invasivi, per le didascalie, tutte riviste e cambiate. Con Carlo Falciani, esperto del Cinquecento fiorentino, che mi ha affiancato in questo compito, abbiamo riordinato i dipinti, raggruppandoli per scuole secondo un criterio storico-artistico, oltre che estetico. Ho deciso di annettere la sala adiacente, solitamente utilizzata per le mostre temporanee, ed esporre qui la sezione dedicata al Quattrocento, con anche piccole opere, con l’intento proprio di creare una cornice più accogliente per questi capolavori”.

– Desirée Maida

https://www.galleriaaccademiafirenze.it/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

Scopri di più