Il Museo Egizio di Torino si rifà il look in vista del bicentenario nel 2024: al via il bando

Il progetto architettonico, tramite call internazionale, prevede lacopertura della corte barocca che si trasformerà in una nuova agorà accessibile gratuitamente a tutti

Si avvicinano sempre più le celebrazioni del bicentenario del Museo Egizio di Torino nel 2024. Per renderle memorabili occorre lasciare un segno architettonico forte, che sottolinei la vocazione della seconda collezione di antichità egizie nel mondo, nonché la più importante al di fuori dell’Egitto: quella di “luogo vivo, in continuo divenire, che muta e si evolve in virtù dei risultati della ricerca e del suo essere parte attiva della comunità”, ha dichiarato il direttore del Museo Egizio Christian Greco. Per farlo, la Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito della pluriennale collaborazione istituzionale con la Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, ha indettoun concorso internazionale per la progettazione dell’ampliamento e del rinnovamento della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili e della conseguente riorganizzazione degli spazi.

COPERTURA CORTE INTERNA E RIQUALIFICAZIONE PIANO IPOGEO

La Fondazione Compagnia ha individuato nella progettazione della realizzazione della copertura della corte interna e della riqualificazione del piano ipogeo l’intervento che più valorizza il proprio ruolo rispetto alle celebrazioni del 2024”, dichiara Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo. “Pertanto, la nostra Fondazione sarà il soggetto che procederà attraverso una rigorosa procedura concorsuale di ambito internazionale alla selezione di un progetto da offrire con spirito di mecenatismo al Museo”. Il progetto contribuirà a rinnovare l’immagine del Museo Egizio e della città di Torino mostrando la possibilità di integrare l’architettura barocca con quella contemporanea: la realizzazione della copertura di una superficie di circa 925 mq consentirà, infatti, di trasferire nella corte al piano terra i servizi al pubblico (ora al piano ipogeo), quali bookshop, caffetteria e biglietteria, creando così uno spazio di aggregazione polifunzionale, liberando l’atrio ipogeo di 1.355 mq circa, che diventerà il nuovo inizio del percorso museale, ma ampliato. Dalla nuova corte, inoltre, sarà possibile accedere liberamente al Tempio di Ellesija. Inoltre, la copertura del cortile interno valorizzerà ulteriormente il Giardino Egizio, all’interno della corte, creando così un ottimo connubio tra natura, verde e spazi ibridi e polifunzionali. Nel suo complesso, il progetto consentirà di creare una seconda piazza pubblica, ideata concettualmente come una piazza coperta, a pochi passi dalla vicina piazza Carignano, accessibile da cittadini e turisti, compatibilmente agli orari di apertura del Museo.

IL BANDO ADOTTA IL MODELLO FRANCESE GIÀ USATOPER LA CAVALLERIZZA

Promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, in accordo con l’Ordine degli Architetti di Torino e Milano e con la Fondazione per l’architettura/Torino, il bando adotta il modello francese già utilizzato per la Cavallerizza, ricorrendo ancora una volta alla piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano e provincia. “Concorrimi si distingue per le continue sperimentazioni col fine di adattare lo strumento del concorso alle esigenze puntuali della committenza. Anche in questo caso, come per la riqualificazione del compendio della Cavallerizza Reale a Torino, la grande novità è il modello che prende spunto dai concorsi pubblici francesi, con un’articolazione in due gradi”, spiega il presidente dell’Ordine degli architetti di Milano, Federico Aldini. “Si aggiunga che il rapporto tra l’Ordine degli Architetti di Milano e la città di Torino, attraverso la piattaforma Concorrimi, può avvalersi della presenza di un “coordinatore del concorso”, figura formata nella scuola torinese che si distingue nel panorama nazionale. Da nord a sud, il concorso di architettura restituisce centralità al progetto nei processi di trasformazione dei luoghi, garantendo qualità e meritocrazia, e ne declina nuovi linguaggi. La piattaforma dell’Ordine degli Architetti di Milano è da record: dal 2014, 63 concorsi banditi in 26 comuni e 10 regioni e quasi 10mila partecipanti iscritti, di cui 1.055 sono professionisti stranieri”.

IL CONCORSO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO

Il concorso è articolato in due fasi: la prima fase, di preselezione, in scadenza il 26 settembre 2022, è aperta a tutti coloro che soddisfino i requisiti di ammissione, avente lo scopo di selezionare tra i candidati i migliori concorrenti (fino a 5): i nominativi prescelti saranno resi noti il prossimo 14 ottobre 2022 e solo questi saranno invitati a partecipare alla seconda fase. La seconda fase riguarda, invece, la redazione degli elaborati (Progetti di Fattibilità Tecnica ed Economica) che dovranno essere consegnati entro il 12 dicembre 2022. La proclamazione del vincitore, cui sarà riconosciuto un premio di 77.868,85 euro +IVA, avverrà entro il 20 gennaio 2023. Ognuno dei gruppi partecipanti al secondo grado riceverà un rimborso spese pari a 16.393,44 euro+IVA.

UN INTERVENTO ARCHITETTONICO DA QUASI 16 MILIONI DI EURO

Infine il quadro economico del progetto: il costo massimo dell’intervento da realizzare è di circa 15.790.785 euro (IVA inclusa) e comprende l’importo dei lavori, i costi di progettazione di entrambi gli Ambiti/Lotti, la direzione lavori, i collaudi, i costi per la sicurezza, le spese del Concorso. “Siamo molto grati alla Compagnia di San Paolo per gli strumenti e la metodologia innovativa messi a disposizione del Museo Egizio, con l’obiettivo di accompagnarlo e sostenerlo in un nuovo percorso di trasformazione”, concludono la presidente e il direttore del Museo Egizio, Evelina Christillin e Christian Greco. “Consapevoli che per offrire al pubblico e agli studiosi una visione più moderna del Museo e dell’archeologia, serva attrarre i migliori talenti internazionali l’Egizio si pone obiettivi sempre più alti nel campo della ricerca, dell’accessibilità e dell’inclusione. E proprio in questa direzione va il progetto della copertura della corte barocca, che si trasformerà in una nuova agorà accessibile gratuitamente a tutti. Con un progetto a cavallo tra archeologia, botanica e digitalizzazione, porteremo il paesaggio del Nilo nel centro di Torino, nella corte e poi nell’ipogeo del Museo dove i visitatori grazie alle moderne tecnologie digitali si ritroveranno letteralmente immersi nell’antichità e nella storia”.

Claudia Giraud

https://www.museoegizio2024.concorrimi.it/

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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