Riaprono al pubblico le Corsie Sistine dell’Ospedale più antico d’Europa a Roma
Volute da Papa Sisto nel 1471 sono il primo esempio di architettura civile nella Capitale. E conservano l’unica opera romana di Andrea Palladio
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L’Arcispedale di Santo Spirito in Saxia, il più antico di Europa, torna all’antico splendore dopo un attento restauro, realizzato grazie alla Asl di Roma1 e la Regione Lazio. Situato presso Porta Santo Spirito, nel centro della Capitale è stato edificato nel VII secolo e da circa 800 anni accoglie e cura i cittadini romani. Il progetto di restauro, consegnato nel 2008, è stato bloccato fino al 2017 per motivi amministrativi.
LE CORSIE SISTINE A ROMA
Ad essere valorizzate dall’intervento, presentato il 22 luglio, sono state soprattutto le cosiddette Corsie Sistine in occasione del Giubileo – la costruzione fu voluta da Papa Sisto IV della Rovere nel 1471, da qui il nome -, le corsie storiche realizzate dopo l’incendio dell’Ospedale. Papa Sisto chiamò per l’occasione l’architetto Baccio Pontelli e lo scultore Andrea Bregno, affidando loro anche la riqualificazione dell’intero complesso e conserva l’unica probabile opera romana di Andrea Palladio – il ciborio, arricchito della pittura di Carlo Maratta (con la pala dedicata a San Giobbe). Non è solo il nome a rievocare la Cappella Sistina di Michelangelo, ma anche la maestosità per la grandiosa teoria di affreschi (da Pinturicchio a Ghirlandaio) che ne abbelliscono gli spazi e che raccontano come spiega la Soprintendente Daniela Porro, molto degli anni ’70 del 1400.
COME VISITARE LE CORSIE SISTINE A ROMA
Situate sulla via Borgo di Santo Spirito adiacente a via della Conciliazione, sono costituite da due lunghe gallerie (Sala Baglivi e Sala Lanciasi, dai nomi di due medici) simmetriche al tiburio centrale e rappresentano la prima probabile architettura civile rinascimentale della Capitale. Nel 1959 furono scoperti sotto l’Ospedale i resti di edifici risalenti al 1 secolo a.C e d.C, la cosiddetta Villa di Agrippina, oggi visibile grazie al grottone nel piano interrato lungo circa 130 metri e largo 12. Il Complesso è inoltre valorizzato grazie ad un intervento di illuminotecnica e aperto al pubblico pomeriggio e sera fino al 24 luglio.
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