Agli Uffizi tre ambientalisti si incollano per protesta alla Primavera di Botticelli

Tre attivisti di Ultima Generazione questa mattina sono entrati al museo e, giunti nella sala della Primavera, si sono incollati al vetro che protegge l’opera. Il motivo? Un appello al governo, affinché prenda posizioni per contrastare la crisi climatica

“L’arte da sempre ha avuto un ruolo importante nel trasmettere messaggi, perché è compito dell’arte farsi veicolo di significati forti, di realtà che non vogliono essere viste. Ora dovrebbe ancora essere così. Al giorno d’oggi è possibile vedere una primavera bella come questa? Incendi, crisi alimentare e siccità lo rendono sempre più difficile. Abbiamo deciso di usare l’arte per trasmettere un messaggio d’allarme: stiamo andando verso un collasso ecoclimatico e sociale. Dobbiamo agire ora e dobbiamo farlo insieme. Quante opere d’arte potranno esserci in un futuro devastato?”. Con questo post, condiviso sul proprio profilo Instagram, gli attivisti di Ultima Generazione hanno condiviso il video dell’azione compiuta questa mattina agli Uffizi di Firenze: tre giovani intorno alle 10:30 hanno fatto ingresso al museo e, recandosi nella sala in cui è custodita La Primavera di Sandro Botticelli, si sono incollati con le proprie mani al vetro che protegge il dipinto. L’operazione è stata sugellata dall’esposizione di uno striscione recante la scritta “Ultima Generazione No Gas No Carbone”, andando così a inserirsi, per tipologia, nel novero delle proteste ambientaliste che nelle ultime settimane stanno vedendo protagonisti musei di tutto il mondo, tra cui la Royal Academy e la National Gallery di Londra: ovvero incollare le proprie mani alle cornici di opere famose che nella maggior parte dei casi, nei contenuti, richiamano temi legati alla natura e all’ambiente.


LA PROTESTA AMBIENTALISTA AGLI UFFIZI DI FIRENZE

Che messaggio hanno voluto lanciare e che obiettivo si prefiggono, con questo gesto, gli attivisti di Ultima Generazione? Lo scopo è quello di fare pressione sul governo “affinché vengano prese scelte più coraggiose per fronteggiare il collasso climatico e sociale in atto”, attraverso una nuova stagione “di azioni all’interno dei nostri musei, dove milioni di turisti approderanno per apprezzare l’inestimabile patrimonio artistico”, sottolineano gli attivisti in una nota. “Nello stesso modo in cui difendiamo il nostro patrimonio artistico, dovremmo dedicarci alla cura e alla protezione del pianeta che condividiamo con il resto del mondo. L’arte da sempre ha avuto un valore importante nel trasmettere bellezza, nell’unire culture e nel preservare le migliori espressioni di umanità. Ora dovrebbe ancora essere così”. Con due precise richieste: “interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale; procedere a un incremento di energia solare ed eolica. Non ci fermeremo finché il governo non le prenderà in considerazione”.

I tre autori del gesto – due donne e un uomo con un’età compresa tra i 20 e i 29 anni – in un primo momento sono stati allontanati dai custodi del museo, e poi condotti dai Carabinieri. Sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata e deturpamento o imbrattamento di cose. Per quanto riguarda La Primavera, gli Uffizi fanno sapere che non ha subito alcun danno.

– Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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