L’Accademia Carrara di Bergamo ripensa i suoi spazi e annuncia le mostre del 2023

La pinacoteca bergamasca si prepara all’anno della Capitale italiana della Cultura 2023 con un radicale ripensamento dei propri spazi in un’ottica di inclusione e accoglienza del pubblico. Appuntamento per l’inizio del 2023, con una grande mostra sull’allievo di Caravaggio

È fissata per il 26 gennaio la riapertura dell’Accademia Carrara di Bergamo, che in questi mesi sta attuando un profondo ripensamento dei suoi spazi e dell’organizzazione della sua collezione, in vista anche del grande evento Bergamo Brescia Capitali italiane della Cultura 2023. Apertura e inclusione sono quindi i principali obiettivi della pinacoteca bergamasca, che conta nel suo patrimonio dipinti che vanno dal Rinascimento alla fine dell’Ottocento con capolavori di Pisanello, Mantegna, Foppa, Bellini, Raffaello, Tiziano, Lotto, Moroni, Hayez, Previati e altri. “Il museo ha compiuto una profonda riflessione sul proprio ruolo e si è disposto a ripensare se stesso, rivolgendo una particolare attenzione alle esigenze del pubblico”, ha spiegato Maria Cristina Rodeschini, direttore dell’Accademia Carrara. “L’esito di questa ponderazione ha guidato le tante parti protagoniste della nuova Carrara dal ridisegno dell’ordinamento delle collezioni d’arte e dei percorsi, al miglioramento sostanziale del collegamento tra i diversi piani della sede storica, all’apertura dei giardini, facendo riguadagnare al museo un respiro e un contesto ambientale in precedenza nascosto al cospetto delle cinquecentesche mura venete”.

IL RINNOVO STRUTTURALE DELLA CARRARA DI BERGAMO

Come cambia l’Accademia Carrara? Innanzitutto nell’organizzazione degli spazi, con un piano terra dedicato interamente all’accoglienza dei visitatori, tra bookshop, servizi e una nuova sezione che racconta il museo come “Casa del collezionismo”: una storia costruita grazie a oltre 260 donatori che ne hanno arricchito le raccolte, tra cui Giacomo Carrara, Guglielmo Lochis, Giovanni Morelli, Federico Zeri e Mario Scaglia. Alle mostre temporanee è destinato il primo piano, con un calendario espositivo pensato per valorizzare la collezione anche nelle sue opere non esposte; il secondo piano, invece, ospita la collezione permanente con 300 opere disposte in 16 sale. A questi spazi si aggiunge l’Ala Vitali situata al piano terra, con laboratori per il restauro e le operazioni di controllo dello stato di conservazione delle opere, mentre al primo piano sarà mantenuta la doppia funzione di auditorium e sala espositiva. Altra grande novità della Carrara è costituita da I Giardini di PwC, una vasta area verde di oltre 3000 metri quadrati sostenuta dal brand di consulenza PwC che si ricollega a Città natura del dossier Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, un luogo aperto alla cittadinanza che accoglierà un calendario di attività culturali.

Francesco Boneri detto Cecco del Caravaggio, Fabbricante di strumenti musicali 1610 circa, olio su tela, Londra, Apsley House, Wellington Museum ©Historic England Archive

Francesco Boneri detto Cecco del Caravaggio, Fabbricante di strumenti musicali, 1610 circa, olio su tela, Londra, Apsley House, Wellington Museum ©Historic England Archive

LA NUOVA PROGRAMMAZIONE DI MOSTRE DELLA CARRARA DI BERGAMO

È un pittore che da una parte affonda le sue radici nel Cinquecento, dall’altra rappresenta la figura più audace e oltranzista tra i seguaci di Caravaggio”. Con queste parole, il curatore Gianni Papi ha introdotto Cecco Del Caravaggio. L’allievo modello, la prima mostra dedicata a questo pittore, che aprirà il 26 gennaio 2023 per proseguire fino al 4 giugno. Il titolo si riferisce alla vicenda di questo pittore, allievo ma probabilmente anche modello di Caravaggio, con il quale non si esclude abbia intrattenuto per alcuni anni una relazione intima. Cecco, al secolo Francesco Boneri, nacque nel 1585 probabilmente nel territorio bergamasco e morì dopo il 1620: il percorso a lui dedicato si sviluppa attraverso 41 opere, di cui fanno parte 19 dei circa 25 dipinti conosciuti di Cecco, 2 opere di Caravaggio e, insieme, artisti che hanno ispirato e sono stati ispirati da questo pittore noto agli specialisti. Nella programmazione espositiva, seguono le mostre Vette di Luce, Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie, a cura di Filippo Maggia e Maria Cristina Rodeschini, e Tutta in voi la luce mia, Pittura di storia e melodramma, a cura di Fernando Mazzocca, che si concluderà a gennaio 2024.

Giulia Ronchi

https://www.lacarrara.it/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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