Al Palazzo Reale di Milano inaugura la grande mostra su Hieronymus Bosch

Il maestro fiammingo è protagonista di una grande retrospettiva che indaga il suo “altro” Rinascimento, distante (eppure complementare) rispetto alla produzione degli artisti del suo tempo. Tra i capolavori in mostra, il “Trittico del Giudizio Finale” e il “Trittico degli Eremiti”

Un Rinascimento alternativo, distante concettualmente e stilisticamente da quello “classico”, caratterizzato da visioni oniriche, figure fantastiche, creature mostruose, mondi altri che oggi appaiono ai nostri occhi fortemente contemporanei o distopici. A “provocare” da secoli, a tutti coloro che si approcciano alla sua opera, una simile fascinazione, è Hieronymus Bosch (‘s-Hertogenbosch, 1453-1516), tra gli artisti più amati e influenti di sempre, protagonista dal 9 novembre 2022 di una grande mostra a Milano organizzata sotto la direzione artistica di Palazzo Reale (che ospita l’esposizione) e Castello Sforzesco. Bosch e un altro Rinascimento è il titolo del progetto che – con la curatela di Bernard Aikema, Fernando Checa e Cremades Claudio Salsi – presenta un centinaio di opere tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti, volumi antichi e oggetti rari provenienti da Wunderkammern, per una mostra che mette in dialogo capolavori di Bosch con quelli di altri artisti a lui coevi e successivi, tra cui Tiziano, Raffaello, Mantegna, Gerolamo Savoldo, Dosso Dossi ed El Greco.

LA GRANDE MOSTRA DI BOSCH A MILANO

Numerose le opere di Bosch che saranno a Milano grazie a prestiti importanti, come il Trittico del Giudizio Finale proveniente dal Groeningemuseum di Bruges, il Trittico degli Eremiti delle Gallerie dell’Academia di Venezia, il San Giovanni Battista del Museo Lázaro Galdiano e poi, chicca indiscussa della mostra, quattro arazzi boschiani dell’Escorial messi a confronto con un cartone per il quinto arazzo andato perduto e riconosciuto nelle collezioni delle Gallerie degli Uffizi. “È anche attraverso lo scambio di opere d’arte che l’arte e la cultura svolgono il loro ruolo di vettori di crescita e di strumenti di relazione tra le città e le nazioni, portando avanti il processo di arricchimento di un Paese”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi“Il progetto di questa mostra è il frutto di un processo di cooperazione internazionale durato cinque anni, che ha prodotto un’esposizione preziosa dal taglio assolutamente originale, in grado di raccontare ai visitatori un Rinascimento diverso rispetto a quello che ha visto i propri fasti in Italia tra il Quattro e il Cinquecento, creando orizzonti nuovi di conoscenza e bellezza”.

Desirée Maida 

Milano // dal 9 novembre 2022 al 12 marzo 2023
Bosch e un altro Rinascimento
Palazzo Reale
https://www.palazzorealemilano.it/homepage

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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