Duomo di Firenze: restaurati i condottieri di Paolo Uccello e Andrea del Castagno

I due affreschi, celeberrimi per emulare i monumenti equestri in marmo, raffigurano rispettivamente i condottieri Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino. Dopo un periodo di restauro, tornano alla pubblica fruizione

Sono due delle opere più iconiche del Rinascimento italiano, situati nello stesso luogo dando vita a uno dei pendant più celebri e studiati della storia dell’arte: si tratta dei monumenti equestri realizzati da Paolo Uccello e Andrea Del Castagno per il Duomo di Firenze, raffiguranti rispettivamente a Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino, affreschi che simulano attraverso le soluzioni stilistiche adottate dai loro autori (a monocromo) due sculture in marmo, tecnica e materiale solitamente utilizzati per la realizzazione dei monumenti equestri. I due capolavori di recente sono stati protagonisti di un intervento di restauro, e torneranno fruibili al pubblico dal 17 dicembre 2022. “I condottieri di Paolo Uccello e Andrea del Castagno hanno per Firenze un particolare valore simbolico”, ha dichiarato Sergio Givone, Vice presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore. “Questo conferisce al restauro un alto valore non solo artistico, ma anche civile e culturale”.

I MONUMENTI EQUESTRI DI PAOLO UCCELLO E ANDREA DEL CASTAGNO

La storia del monumento a Giovanni Acuto inizia nel 1393, quando il condottiero inglese (si chiamava John Hawkwood) era in procinto di lasciare Firenze, e la Repubblica in suo onore decide di dedicargli un cenotafio scultoreo all’interno del Duomo, nonostante fosse ancora in vita. Il monumento non fu realizzato, e nel 1394, quando Acuto morì, le sue spoglie furono sepolte nel Duomo di Firenze, per poi essere traslate nella sua città natale. Solo nel 1436, l’Opera di Santa Maria del Fiore delibera di realizzare un monumento in onore di Giovanni Acuto, e a ricevere la commissione sarà Paolo Uccello. In realtà la commissione implicava il rifacimento di un affresco realizzato in precedenza da Gaddi e Pesello e, a lavoro ultimato, l’affresco non venne ritenuto idoneo, con conseguente ordine di rifacimento. A Paolo Uccello venne imposto di replicare il dipinto che sarà completato entro l’agosto del 1436, in tempo per l’inaugurazione della Cupola del Brunelleschi. A Uccello sarà poi ordinato un ulteriore rifacimento, ovvero la modifica dell’iscrizione posta sul sarcofago. Il monumento a Niccolò da Tolentino fu commissionato ad Andrea del Castagno nel 1455, venti anni dopo la morte del condottiero: la Signoria di Firenze deliberò la realizzazione di un monumento che fosse conforme “in modo e forma” a quello dell’Acuto, e sarà terminato da Andrea del Castagno l’anno successivo.

IL RESTAURO DEI MONUMENTI EQUESTRI DI PAOLO UCCELLO E ANDREA DEL CASTAGNO

“I due capolavori hanno subito nel corso dei secoli numerosi restauri che li hanno segnati in maniera indelebile. Si è deciso di intervenire di nuovo perché, pur essendo lo stato di conservazione abbastanza buono, erano trascorsi più di venti anni dal precedente restauro e la superficie pittorica appariva offuscata da una patina scura uniforme, causata dell’accumulo di particolato prodotto dall’inquinamento e da polvere inerte depositatosi nel corso del tempo”, sottolinea l’Opera di Santa Maria del Fiore. Il restauro – curato da Daniela Dini – è stato commissionato e diretto dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sotto la tutela della Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, con il supporto di American Express. Gli interventi sono stati di natura preventiva e conservativa, con l’obiettivo di eliminare le polveri superficiali e anche quelle più profonde, per poi procedere con un ritocco pittorico, a velature tonali, nelle lacune tramite l’impiego di pigmenti naturali.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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