Da Ostia a Cerveteri, dalle Marche all’Emilia. Tutte le scoperte archeologiche di agosto 2023

Necropoli, tombe, busti e altre testimonianze che provengono dall’antichità: ecco cosa è stato scoperto nelle ultime settimane nelle regioni centrali dell’Italia

Durante questa estate sono state – e continuano a essere – numerose le scoperte archeologiche fatte in Italia. E come sempre vi proponiamo un tour per raccontarvi cosa è emerso dal passato, dall’Italia centrale, partendo da Ostia e Cerveteri, per poi passare per le Marche e l’Emilia, rispettivamente a Corinaldo e a Copparo.

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A Ostia emergono due nuovi frammenti dei Fasti Ostienses

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A Cerveteri ritrovati busti e pilasti sotto le erbacce

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La necropoli romana in provincia di Ferrara

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La tomba di una donna romana torna alla luce a Corinaldo, nelle Marche

Due nuovi frammenti dei Fasti Ostienses emergono dalla seconda campagna di scavo del progetto OPS – Ostia Post Scriptum, curato dal Parco Archeologico di Ostia Antica, in collaborazione con l’Università di Catania e il Politecnico di Bari. I Fasti sono una sorta di “giornale”, inciso su lastre di marmo che riportano notizie importanti sulla storia politica e monumentale di Roma e di Ostia, e la cui redazione spettava alla massima autorità religiosa locale, ovvero il pontifex Volcani. Tornando alla scoperta, in seguito alle indagini effettuate nell’area B del Parco archeologico (corrispondente al Foro di Porta Marina), una grande costruzione di forma rettangolare ha svelato una pavimentazione in opus sectile con lastre di marmo variopinte. Nella zona interessata dallo scavo, già negli anni 1940-41 e 1969-72, vennero alla luce altri brani dei Fasti Ostienses, e oggi uno dei due frammenti recuperati si congiunge perfettamente con un altro già conservato a Ostia e riferibile alla cronaca degli anni 126 e 128 d.C., ovvero durante il regno di Adriano. Grazie a questa nuova scoperta (e alle informazioni provenienti da fonti letterarie, epigrafiche e numismatiche), si è scoperto che il primo gennaio del 128 d.C. Adriano assunse il titolo di pater patriae e la moglie Sabina quello di Augusta. Per celebrare questi titoli, l’imperatore offrì al popolo un congiarium, ovvero un’elargizione di denaro.

Nuovo frammento dei Fasti Ostiensi dall'Area B
Nuovo frammento dei Fasti Ostiensi dall’Area B

Nel corso di lavori di manutenzione nel sito delle Terme di Cerveteri, Acquae Caeretanae, sono emersi due importi reperti, presumibilmente risalenti all’epoca romana. Il primo è un busto di marmo, privo di testa e della spalla sinistra, avvolto da una corazza impreziosita al centro dal viso di una gorgone (mostro femminile presente nella mitologia classica). La seconda scoperta è un pilastro rettangolare che presenta un’incisione circolare con un diametro di una ventina di centimetri, probabilmente destinata a ospitare un ulteriore elemento. A decorare il pilastro sono due rilievi che rappresentano una situla (un vaso cerimoniale di forma cilindrica) e un sistro (antico strumento musicale egizio usato nei riti religiosi), con un’iscrizione dedicata alla dea Iside.

Pilastro alle Terme di Cerveteri
Pilastro alle Terme di Cerveteri

A Coccanile di Copparo, in provincia di Ferrara, è emersa una delle più grandi necropoli romane risalenti al I secolo d.C. A seguire lo scavo è stata la dottoressa Chiara Guarnieri, coadiuvata dagli archeologi Flavia Amato e Marco Bruni, i quali hanno portato alla luce quindici sepolture a incinerazione, ovvero sepolcri collettivi. Il sito – già oggetto di ricerca nel 2019 – era stato adibito a zona cimiteriale, realizzando una serie di semplici fosse scavate nel terreno che, in parte, sono state danneggiate dalle lavorazioni agricole. Numerosi sono gli oggetti a corredo delle tombe recuperati, quali lucerne in terracotta e balsamari in vetro.

Necropoli a Coccanile di Copparo, in provincia di Ferrara
Necropoli a Coccanile di Copparo, in provincia di Ferrara

A Corinaldo, in provincia di Pesaro e Urbino, è stato scoperto lo scheletro di una donna romana, accompagnato da un ricco corredo. Il ritrovamento è avvenuto nell’area nord di Corinaldo, la stessa che nel 2018 aveva “regalato” una sepoltura principesca risalente al VII secolo a.C. I resti della donna erano deposti all’interno di una cassa lignea rivestita di malta e laterizi, con calzari, un balsamario in argento e numerosi elementi di ornamento attorno al capo, tra cui spilloni in osso e altri in oro e pasta vitrea.

Scheletro di donna romana emerso a Corinaldo nelle Marche
Scheletro di donna romana emerso a Corinaldo nelle Marche
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A Ostia emergono due nuovi frammenti dei Fasti Ostienses

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A Cerveteri ritrovati busti e pilasti sotto le erbacce

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La necropoli romana in provincia di Ferrara

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La tomba di una donna romana torna alla luce a Corinaldo, nelle Marche

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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