Un video mostra lo svelamento del pavimento del Duomo di Siena
Dal 18 agosto torna visibile il magnifico pavimento del Duomo di Siena. Un video mostra come questo capolavoro torni a splendere sotto gli occhi di tutti
Ogni anno, solo per alcune settimane, il Duomo di Siena concede ai visitatori di ammirare il suo prezioso pavimento. Si tratta di un capolavoro artigianale che si è sviluppato nel corso dei secoli, dal Trecento fino all’Ottocento.
Lo svelamento del pavimento del Duomo di Siena
Magnifico quanto fragile, il pavimento è solitamente preservato dal calpestio di fedeli e visitatori che accedono nello splendido Duomo. Composto da marmi policromi, è stato realizzato con le tecniche del graffito e del commesso marmoreo, che consiste nell’accostare marmi intagliati di diverso colore per comporre una figura.
L’unicità del pavimento risiede nel lungo lavoro impiegato per la sua realizzazione e per l’iconografia raffigurata: 56 scene che, da cartoni preparatori realizzati da maestranze senesi e dal Pinturicchio, hanno preso vita “come stelle in terra”. Tradizione vuole che ogni 16 di agosto, in coincidenza con il Palio dell’Assunta, questo capolavoro torni a splendere sotto gli occhi di tutti, definito dal Vasari “il più bello…, grande e magnifico… che mai fusse stato fatto”.
Le date per ammirare il pavimento del Duomo di Siena
La nuova scopertura del Pavimento del Duomo di Siena è quest’anno prevista dal prossimo 18 agosto fino al 18 ottobre 2023. “La visione complessiva delle cinquantasei tarsie del pavimento – afferma il Rettore dell’Opera della Metropolitana di Siena Prof. Giovanni Minnucci – può rappresentare un momento di personale e silenziosa riflessione, dimentichi, almeno momentaneamente, delle nostre corse affannose e delle nostre quotidiane preoccupazioni, alla ricerca proficua del senso che ciascuno di noi intende dare alla propria vita”.
Questo manufatto, che attrae turisti a Siena da tutto il mondo, con le sue figurazioni, è infatti anche un invito costante alla sapienza, a partire dalle navate con i protagonisti del mondo antico, scarmigliate sibille e filosofi, fino ai soggetti biblici sotto la cupola, nel presbiterio e nel transetto; un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano.
In occasione della scopertura i visitatori potranno inoltre avvicinarsi al coro e all’abside dove si conservano le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile a quella del commesso marmoreo, con legni di diversi colori, raffiguranti vedute urbane, paesaggi e nature morte, armadi che mostrano gli scaffali interni con oggetti liturgici resi con abilità prospettica.
Roberta Pisa
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