Nella Collezione Reale del Regno Unito è stato scoperto un dipinto di Artemisia Gentileschi perduto da tempo
L'opera era stata lasciata a fare la polvere nel deposito delll'Hampton Court Palace di Londra per un secolo. Ora va in mostra accanto al celebre "Autoritratto come allegoria della Pittura" della pittrice barocca
Si credeva un pezzo della “Scuola Francese”, quella grande tela raffigurante la scena biblica di Susanna e i vecchioni conservata nel deposito della Collezione Reale del Regno Unito e abbandonata a prendere la polvere per circa un secolo. Poi, dopo una prima intuizione e un’approfondita analisi, è emersa un’altra verità: si tratta di un raro dipinto della grande pittrice Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 – Napoli, 1653), che getta nuova luce sul periodo da lei trascorso a Londra alla fine degli anni Trenta del Seicento al fianco del padre, con il quale lavorò alla corte di Carlo I Stuart ed Enrichetta Maria di Francia.
La nuova attribuzione ad Artemisia Gentileschi
La riscoperta, riporta il il Royal Collection Trust (RCT) a cui afferisce l’opera, è stata il risultato del lavoro dei curatori del Trust e in particolare dello storico dell’arte Niko Munz (ex membro dello stesso) volto a rintracciare i dipinti venduti e sparsi in tutta Europa dopo la decapitazione di Carlo I, il 30 gennaio 1649. Sette dipinti di Artemisia furono registrati negli inventari del re, ma si pensava che oggi fosse sopravvissuto solo l’Autoritratto come allegoria della Pittura. Una nuova ricerca ha tuttavia permesso ai curatori di abbinare la descrizione di Susanna e i vecchioni a un dipinto conservato all’Hampton Court Palace di Londra per oltre 100 anni, attribuito alla “Scuola francese” e in pessime condizioni. Sottoposta a trattamento conservativo, la tela ha quindi rivelato sul retro il marchio “CR”, Carolus Rex: la definitiva conferma che il dipinto faceva parte della collezione dell’omonimo sovrano seicentesco.
Susanna e i vecchioni, l’opera perduta di Artemisia Gentileschi
Il dipinto d’epoca barocca, fa sapere l’RCT, è stato sottoposto a un accurato intervento conservativo che ha previsto la rimozione di secoli di sporco superficiale e di strati pittorici realizzati a posteriori; l’eliminazione di strisce di tela aggiuntive usate per ingrandire il dipinto; il ritocco di vecchi danni; e la messa in servizio di un nuovo telaio.
Ora Susanna e i vecchioni è finalmente esposto ai visitatori del Castello di Windsor, nel Berkshire, accanto all’Autoritratto come allegoria della Pittura della stessa Artemisia e al dipinto Giuseppe e la moglie di Putifarre del padre Orazio, realizzato sempre durante il comune soggiorno a Londra. I tre dipinti formano così una nuova mostra temporanea nella Queen’s Drawing Room, non lontano da altri capolavori Stuart della Collezione Reale.
Giulia Giaume
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