Lo spettacolo dedicato ai Bronzi di Riace arriva al Vittoriale
A 50 anni dal loro ritrovamento, i Bronzi di Riace vengono raccontati sul palco tra recitazione, musica, video e immagini. Il tour ha attraversato l’Italia e si conclude sul lago di Garda, nella cittadella dannunziana
Era il 16 agosto del 1972 quando un giovane sub trovò due statue di bronzo sui fondali di Riace Marina, in provincia di Reggio Calabria. L’eccezionale stato di conservazione ha dato modo agli esperti di datare con sicurezza le statue – rispettivamente 460 e 430 a.C. – oggi esposte in una sala a loro dedicata presso il Museo Nazionale di Reggio Calabria.
E a cinquant’anni dalla scoperta, si è deciso di dedicare ai celebri Bronzi anche uno spettacolo che proponesse una narrazione alternativa, accostando alla spiegazione scientifica la musica e il video della storia del ritrovamento delle due statue. Nasce così Il racconto dei Bronzi di Riace. Da Argos a Riace in viaggio con il mito che, dopo aver toccato Tropea, Reggio Calabria, Montegrotto Terme, Pizzo e Venezia, concluderà il tour nell’auditorium del Vittoriale di Gardone Riviera (Brescia), il prossimo 28 settembre.
Il racconto dei Bronzi di Riace. In viaggio con il mito al Vittoriale degli Italiani
Lo spettacolo accoglie in un solo progetto diverse discipline: il racconto storico-archeologico a cura del professor Daniele Castrizio (uno dei massimi conoscitori dei Bronzi di Riace), la musica etnico-contemporanea e il canto di Fulvio Cama e le immagini e i video firmati da Saverio Autellitano. A condurre la mise en scène è il giornalista Paolo Di Giannantonio, accompagnato dai versi poetici recitati dall’attrice Annalisa Insardà.
L’ossatura del recital conduce attraverso un viaggio culturale e divulgativo alla scoperta della storia dei due guerrieri di bronzo, offrendo una visione storica e dettagliata grazie agli approfondimenti di Castrizio e agli interventi degli altri attori protagonisti. Obiettivo dello spettacolo è colmare il gap tra l’apprezzamento universale per la qualità artistica (lampante, anche per un occhio inesperto) dei Bronzi e l’effettiva conoscenza dei retroscena, che hanno condotto a mettere in sicurezza le statue. Fornendo al contempo un inquadramento storico alla vicenda della loro realizzazione, e informazioni scientificamente corrette, ma anche accattivanti, sulla storia dei due guerrieri, opliti della fanteria pesante nell’antica Grecia. Un progetto innovativo, che fonde allo scopo interventi di recitazione, musicali e giornalistici.
Valentina Muzi
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