In Emilia riapre la Pinacoteca di Cento. 11 anni dopo il terremoto
Il museo con più opere di Guercino al mondo torna a offrire al pubblico il proprio straordinario patrimonio. Ricucendo parte della ferita del sisma e restituendo alla città la propria identità
Era il maggio del 2012 quando una lunga serie di scosse sismiche, con picco a magnitudo 5.9, devastò il territorio emiliano, lasciando una profonda ferita nel cuore della sua comunità e del suo tessuto socioeconomico. Oggi, undici anni dopo, una parte di quello squarcio può finalmente dirsi rimarginata con la riapertura della preziosa Civica Pinacoteca ‘Il Guercino’ di Cento, città di 35 mila abitanti in provincia di Ferrara. E insieme a lei torna a disposizione del pubblico un patrimonio che ha il suo apice nelle 16 pale d’altare e quadri, nei 20 affreschi staccati e negli 11 disegni del maestro della pittura barocca Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), detto il Guercino, oltre alle opere di Scarsellino, Guido Reni, Ludovico Carracci e Matteo Loves (per anni custodite nel centro di raccolta di Sassuolo).
Riapre a Cento la Civica Pinacoteca ‘Il Guercino’
La Pinacoteca di Cento è dopotutto il museo con più opere di Guercino al mondo, con capolavori come Cristo risorto appare alla Madre, La cattedra di San Pietro e La Madonna con Bambino benedicente, oltre ai prestiti della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento (con 9 opere, incluso l’affresco del giovane Guercino dedicato alla Madonna di Reggio, o Madonna della Ghiara) e Credem Banca (con 6 opere, tra le quali il Matrimonio mistico di Santa Caterina), che riaprirà anche alle visite Palazzo Rusconi. “Oggi è un giorno molto felice per la nostra città, che finalmente ritrova la sua identità e torna a godere di uno spazio meraviglioso“, ha commentato il sindaco di Cento Edoardo Accorsi. “Finalmente il Guercino torna a casa grazie al lavoro dei tanti che hanno partecipato silenziosamente e laboriosamente. Dopo tanti anni di fatiche, ora cominciamo a scrivere una nuova pagina di futuro guardando a un pubblico nazionale e internazionale, con un primo regalo: fino al 7 gennaio l’ingresso sarà gratuito, non solo per i centesi, ma per tutti“.
Ora lo spazio – che si aprirà anche all’arte contemporanea con opere di Nicola Samorì e Giacomo Modolo – riprende la propria attività con un percorso scientifico ed espositivo a cura dell’Ufficio Cultura del Comune di Cento e in particolare di Elena Bastelli e Lorenzo Lorenzini (che ha curato il ricco catalogo edito da Silvana). Il nuovo allestimento, finalmente accessibile anche a persone con disabilità motorie, risponde a tutti i requisiti di un museo moderno e si snoda sui due livelli dell’edificio: al piano terra si ricostruisce cronologicamente il tessuto storico e culturale della città con l’aiuto delle opere più rilevanti del territorio; al primo piano (per la prima volta ben distinte) ci sono invece solo i lavori di Guercino e della sua bottega. “Il filo conduttore del percorso è il colore blu, studiato e campionato dalle opere stesse“, spiega Lorenzini, “che lega in un unico grande abbraccio tutte le opere della Pinacoteca, anche non guerciniane“.
Una grande festa per Cento e l’Emilia
Il cantiere, durato due anni, è stato finanziato dal Commissario Delegato per la Ricostruzione Sisma 2012 Regione Emilia Romagna con quasi 3 milioni di euro e da un contributo ministeriale di quasi un milione dal Fondo Cultura 2021, che ha permesso di realizzare oltre ai lavori strutturali e antisismici anche il nuovo allestimento e l’aggiornamento del brand museale (sito e social inclusi). Il cantiere è stato affidato dal Comune allo studio bolognese Open Project sotto la supervisione dell’architetta Beatrice Contri, dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune.
“Ora non resta che far capire all’Europa che qui c’è la più grande concentrazione di opere del Guercino“, ha ricordato l’assessore alla Cultura dell’Emilia Romagna Mauro Felicori, “Pure in un mare di proposte culturali, so che possiamo distinguerci riprendendo la grande tradizione della Pinacoteca di Bologna di valorizzazione del patrimonio interno: con Guercino possiamo ricominciare lungo questa strada. Anche se siamo poco abituati ad accontentarci dell’essenziale, e poco abituati a cooperare su singoli obiettivi. Tutta la Regione deve promuovere questo museo“. Proprio per questo motivo la riapertura è stata sostenuta anche dal Comune di Bologna, che in questi giorni sta celebrando l’artista con percorsi e iniziative come le mostre Guercino e i suoi allievi. Dalle “teste di carattere” ai ritratti alle Collezioni Comunali d’Arte di Bologna; Guercino nello studio alla Pinacoteca Nazionale di Bologna; e con l’esposizione di uno degli affreschi di Casa Pannini alla Pinacoteca Campanini.
La prima a celebrare la riapertura della Pinacoteca di via Matteotti 16, però, è la città di Cento, che festeggerà da venerdì 24 a domenica 26. Molti i progetti, come la proiezione del documentario di Giulia Giapponesi Guercino. Uno su Cento; una serie di concerti alla scoperta di luoghi legati alla vita e alle opere del maestro barocco, con la partecipazione di Frankie Hi-Nrg Mc; una giornata di studi curata dal Centro Studi Internazionale Il Guercino, con alcuni dei maggiori studiosi internazionali del pittore; laboratori didattici di disegno e pittura; e persino una rievocazione storica del mercato contadino seicentesco ispirato alla tela La Fiera sul Reno Vecchio.
Giulia Giaume
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