Sotto il Duomo di Milano riapre ai visitatori il luogo con le spoglie di San Carlo Borromeo
Dopo un restauro durato due anni, torna allo splendore originale lo scurolo di San Carlo Borromeo, progettato nel 1606 da Francesco Maria Richini su commissione del cardinale Federico Borromeo. Marmi, sete e argenti
Due anni di lavoro, per restituire ai milanesi il prezioso spazio che custodisce le spoglie di san Carlo Borromeo: la Veneranda Fabbrica, il Capitolo Metropolitano di Milano e Regione Lombardia rimettono a disposizione del pubblico il pregiato Scurolo di San Carlo, un ambiente ipogeo riccamente decorato interno al Duomo di Milano. Lo spazio, che affonda le radici nella storia della cattedrale e della città, sarà inaugurato il 3 novembre 2023 dall’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, e riaperto a fedeli e visitatori a partire da sabato 11 novembre.
Lo Scurolo di San Carlo nel Duomo di Milano
Lo “Scurolo” – dal milanese scuroeu, cioè spazio poco illuminato – è stato progettato nel 1606 da Francesco Maria Richini su commissione dal cardinale Federico Borromeo. Posto proprio sotto il presbiterio della cattedrale, accanto alla cripta, era stato completato e decorato in tempo per la canonizzazione del santo, il primo novembre del 1610. Si tratta di un piccolo ambiente a pianta ottagonale preceduto da uno pseudo-pronao classicheggiante (che lo divide dalla cappella iemale), che custodisce un’urna in cristallo e argento disegnata dal Cerano e donata da Filippo IV di Spagna. Le pareti sono splendidamente decorate nella parte inferiore da specchiature in marmo e in quella superiore da pannelli con tessuti ottocenteschi, rimaneggiati nel Novecento con preziosi ricami in filati di seta, oro e argento, con simboli eucaristici e il motto dei Borromeo. Parliamo di un vero e proprio gioiello sotterraneo: la sola decorazione in lamina d’argento sbalzato richiese oltre 50 anni di lavoro. L’intervento di restauro (celebrato con un volume di Silvana Editoriale) ha visto la rimozione di anni di patine, depositi, ossidazioni e tarlature, permettendo di ricreare un ambiente “artistico e autenticamente spirituale”, con tanto di impianti d’illuminazione aggiornati. “Da molto tempo”, ha commentato l’arciprete del Duomo Gianantonio Borgonovo, “ardeva in noi il desiderio di mettere mano al restauro di uno degli spazi più nascosti e preziosi del Duomo di Milano: lo Scurolo di San Carlo”.
Giulia Giaume
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