Nuovi reperti ritrovati nel sito archeologico di Doliche. Sono oltre duemila
Nel sito romano di Doliche, nell’odierna Turchia, gli archeologici hanno ritrovato oltre duemila nuovi reperti archeologici che raccontano la storia antica
Nel sito romano di Doliche, nella provincia di Gaziantep nell’odierna Turchia, gli archeologi hanno scoperto oltre duemila nuovi reperti archeologici. Si tratta di sigilli utilizzati su documenti antichi. Ad annunciare la scoperta è il Centro di ricerca sull’Asia Minore dell’Università di Münster, i cui archeologi hanno scoperto i sigilli in un edificio utilizzato come archivio, noto in latino come tabularium.
I reperti archeologici ritrovati nel sito di Doliche
I nuovi reperti rinvenuti permetteranno agli archeologi uno studio approfondito sulle pratiche d’archiviazione dei documenti nell’antica Roma. Ma non solo: anche la religione è un tema di studio che si svilupperà grazie a questi ritrovamenti, visto che molti sigilli raffigurano il dio Giove Dolicheno, adorato nell’antica città.
Gli scavi di Doliche sono un importante tassello per comprendere in maniera più ampia ciò che riguarda l’organizzazione, la cultura e la società romane. Peraltro, i documenti racchiusi da questi piccoli sigilli furono bruciati in un grande incendio, probabilmente nell’anno 253 d.C. Motivo per cui il ritrovamento dei sigilli è di grande interesse per studiosi e archeologi: sono gli unici reperti rimasti di tutta la struttura dell’archivio. “I nuovi reperti rinvenuti raccontano l’imperialismo, la religione e la cultura dell’antico Impero Romano”, racconta lo studiosoTouraj Daryaee. Doliche diventa quindi un sorprendente ponte per lo studio e l’analisi della storia passata.
Gloria Vergani
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