Piero della Francesca mai visto così da vicino. Ad Arezzo ponteggi di restauro aperti
Apre il 10 gennaio il cantiere di manutenzione nella Cappella Bacci della Basilica di San Francesco, che consentirà al pubblico di ammirare da vicino le Storie della vera croce, ciclo capolavoro del pittore di Sansepolcro
Nella Cappella Bacci della Basilica di San Francesco ad Arezzo, dal 27 gennaio al 12 marzo 2024, sarà possibile accedere ai ponteggi per la manutenzione del ciclo pittorico con le Storie della Vera Croce di Piero della Francesca (Sansepolcro, 1412 circa – 1492). Dal 10 gennaio 2024 l’opera sarà oggetto di lavori di manutenzione e revisione conservativa a cura della direzione regionale dei Musei della Toscana, e grazie a un permesso straordinario verrà data al pubblico l’opportunità di accedere ai ponteggi, da cui ammirare da vicino l’affresco realizzato dal maestro rinascimentale tra il 1452 e il 1466. Per l’occasione, sono state organizzate dalla Fondazione Arezzo Intour visite guidate di circa un’ora per piccoli gruppi, prenotabili su museiarezzo.it.
La Storie della vera croce di Piero della Francesca ad Arezzo
La Leggenda della Vera Croce racconta la storia del legno su cui venne crocifisso Cristo. Spesso rappresentata dall’arte, la versione più conosciuta è quella che si trova nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, risalente al XIII Secolo. Il tema, caro ai francescani, fu oggetto di rappresentazioni nel basso medioevo: i cicli pittorici più celebri sono quelli di Agnolo Gaddi nella chiesa di Santa Croce a Firenze e quelli di Piero della Francesca ad Arezzo. L’affresco aretino è considerato uno dei capolavori di tutta la pittura rinascimentale: Piero della Francesca si discostò dai modelli del tempo sia per la scelta delle storie da rappresentare sia a livello iconografico, abbandonando il criterio cronologico e privilegiandone uno estetico-formale. Le scene, sviluppate su tre livelli, colpiscono per la maestria con cui l’artista realizzò l’impianto prospettico. L’intervento di manutenzione andrà a rimuovere le polveri e il particellato atmosferico che si trovano depositati sulle superfici, oltre a verificare lo stato di conservazione della pellicola pittorica e degli intonaci.
Caterina Angelucci
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