In Norvegia è stata ritrovata una moneta d’oro bizantina ultra rara grazie al metal detector

Risale a più di mille anni fa la moneta scoperta in un comune norvegese e risalente a più di mille anni fa. Con una storia ancora tutta da ricostruire

Nelle montagne del comune norvegese di Vestre Slidre è stata ritrovata una moneta d’oro d’epoca bizantina. Pare che risalga a più di mille anni fa, ed è stata rivenuta a quasi duemila miglia di distanza dal suo luogo d’origine. La moneta d’oro – in condizioni eccellenti – si ritiene sia stata realizzata tra il 977 e il 1025 d.C., come indicano i cerchi tratteggiati sul bordo. Il reperto è conosciuto come histamenon nomisma, una moneta di peso standard introdotta per la prima volta intorno al 960 d.C. Venne probabilmente creata a Costantinopoli, l’odierna Istanbul, un tempo capitale dell’Impero bizantino.

La rara moneta d’oro ritrovata in Norvegia

La moneta raffigura su una faccia l’immagine Gesù che tiene in mano una Bibbia, mentre sull’altra sono rappresentati i fratelli Basilio II e Costantino VII, governatori dell’Impero bizantino. Due iscrizioni sulla moneta recitano Gesù Cristo, Re di coloro che regnano in latino, e Basilio e Costantino, imperatori dei Romani in greco.

La moneta d’oro ritrovata in Norvegia e il suo “viaggio” da Bisanzio

Come è arrivato questo reperto in Norvegia? Pare ci sia una teoria secondo la quale il re norvegese Harald III, che governò in Paese tra il 1045 e il 1066, era stato precedentemente una guardia per gli imperatori bizantini intorno all’anno 1034: così può aver avuto accesso alla moneta. Peraltro era usanza dell’epoca che le guardie avessero il diritto di saccheggiare il palazzo dopo la morte di un imperatore, e durante il soggiorno di Harald a Bisanzio ne morirono ben tre. Ad oggi, un team di archeologi sta studiando il sito di Vestre Slidre e nel 2024 prenderanno il via ulteriori scavi nella zona.

Gloria Vergani

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati