In Amazzonia si nascondono antiche città di 2500 anni fa. Una mappatura laser le ha scovate

Il rilevamento di strade, zone agricole e drenaggi fluviali ha delineato un fitto sistema di centri urbani nella valle Upano dell'Ecuador, ai piedi delle Ande. La complessità e l'estensione di questi siti sarebbero paragonabili a quelli maya, recentemente scoperti in Messico e Guatemala

La foresta amazzonica ricopre la maggior parte del nord-ovest del Brasile, estendendosi in Colombia, Perù, Venezuela, Bolivia, Guyana, Suriname ed Ecuador. Una fitta chioma verdeggiante che dal 2015 è diventata oggetto di indagine da parte dell’Istituto Nazionale per il Patrimonio Culturale dell’Ecuador. Così, grazie all’uso di aerei dotati di tecnologie laser di rilevamento a distanza LIDAR, è stata individuata nella valle Upano una densa rete di insediamenti rurali risalenti a 2500 anni fa. “Era una valle perduta” ha detto al Guardian l’archeologo del CNRS Stéphen Rostain, constatando con sorpresa l’intricata topografia nascosta all’interno della fitta foresta pluviale.

Gli insediamenti millenari ritrovati in Ecuador

La ricerca, recentemente pubblicata su Science, ha individuato una struttura urbana geometrica e intricata, con giardini terrazzati per le colture, reti stradali, drenaggi fluviali, case ed edifici sacri. La rete, composta da seimila piattaforme, si estende su 300 chilometri quadrati e include 5 insediamenti di grandi dimensioni e 10 più piccoli.

Tutto grazie al LIDAR, uno strumento di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o superficie con un impulso laser e che ha quindi consentito ai ricercatori di vedere attraverso la copertura forestale e ricostruire gli antichi siti sottostanti. Il ritrovamento di una rete urbana così antica nella Valle dell’Upano evidenzia la diversità a lungo non riconosciuta delle antiche culture amazzoniche, che gli archeologi stanno appena iniziando a ricostruire.

Le antiche città della valle dell’Upano in Ecuador

Gli scavi archeologici datano l’occupazione dell’area intorno al 500 a.C. e tra il 300 e il 600 d.C., all’incirca nello stesso periodo dell’Impero Romano. “Una delle caratteristiche più rilevanti del paesaggio è il complesso sistema stradale che si estende per decine di chilometri e che collega i diversi centri urbani, creando così una rete su scala regionale”, si legge su Science.

Lo sviluppo urbano rinvenuto è talmente complesso ed esteso da essere paragonabile ai siti maya recentemente evidenziati in Messico e Guatemala. Le notizie sugli antichi insediamenti sono ancora molto poche e solo un approfondito lavoro sul campo da parte degli archeologi potrà restituire un quadro complessivo delle città e delle loro strutture di governo, di lavoro e delle rotte commerciali.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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