Una mostra racconta Sisto V, il papa che rese grande Roma in cinque anni

In soli cinque anni un pontefice ha trasformato il volto di Roma, in vista di un Giubileo di grande rilevanza per la Chiesa: parliamo del papa marchigiano Sisto V, alla cui figura Montalto dedica una mostra straordinaria. Il video

Al Papa marchigiano Sisto V (Grottammare, 1521- Roma, 1590) si deve un rivoluzionario ammodernamento della città di Roma, che in soli cinque anni divenne una delle capitali europee più all’avanguardia sul piano urbanistico e architettonico.

Gli straordinari interventi attuati dal pontefice (ancora oggi visibili a Roma) sono ora raccontati nella mostra “La nascita di una metropoli: Roma al tempo di Sisto V”, in corso fino al 31 marzo 2024, nella splendida cornice di Palazzo Paradisi a Montalto delle Marche.

Sisto V, un papa innovatore

Nato Felice di Peretto da Montalto, in una famiglia umile, Papa Sisto V entrò bambino in convento sotto l’Ordine dei Francescani. Da subito si distinse per grande dialettica e capacità oratorie che lo resero Maestro apprezzato da due figure di spicco della Chiesa di allora, quali San Filippo Neri e Sant’Ignazio di Loyola. Fu docente all’Università di Venezia e a La Sapienza di Roma, prima di salire al soglio pontificio il 21 aprile 1585.

I cinque anni del suo pontificato furono significativi per la città eterna: dal 1585 al 1590 Sisto V avviò un’intensa attività che cambiò indelebilmente il volto di Roma, grazie alla competenza dell’architetto ticinese Domenico Fontana (1543- 1607) e di una folta schiera di pittori, scultori, stuccatori, richiamati da tutte le città d’Italia.

I progetti messi in campo furono la costruzione della prima residenza di Sisto V a Roma, Villa Montalto (che sorgeva dove ora si trova la stazione Termini), il Palazzo Lateranense, il Palazzo del Quirinale, il Palazzo Nuovo Vaticano, la Biblioteca Vaticana, oltre che la Cappella Sistina, la Cupola di San Pietro, San Girolamo degli Schiavoni, ma anche vie di passaggio, come la via Felice e la strada di San Giovanni, e spazi urbani articolati intorno a obelischi, colonne, e fontane.

Tali operazioni urbanistiche andarono di pari passo con lo sviluppo delle arti e una riconversione delle antiche effigi romane in simboli della Cristianità: ne sono un esempio la Colonna Traiana, su cui venne posta la scultura in bronzo raffigurante San Pietro o l’intento mai realizzato di convertire il Colosseo in una filanda.

Sisto V
Pietro Fachetti, Ritratto di Papa Sisto V (1590 ca.); olio su tela, 161×108,9 cm, Musei Vaticani

La mostra a Montalto delle Marche dedicata a Sisto V

La mostra La nascita di una metropoli: Roma al tempo di Sisto V è un omaggio alla figura del Pontefice che all’età di nove anni entrò nel convento di San Francesco delle Fratte a Montalto.

L’esposizione si sviluppa in quattro sezioni tematiche volte a ripercorrere e ad illustrare gli interventi che in poco tempo riuscì a mettere in campo Sisto V, rendendo Roma una città moderna e all’avanguardia in vista del Giubileo del 1600.

La prima sezione si concentra sulla celebrazione delle imprese sistine. Queste vengono riportate nel raro testo a stampa del 1591 in cui Baldo Catani descrisse la pompa funebre e gli apparati effimeri predisposti in occasione della traslazione della salma di Sisto V, sintesi delle operazioni urbanistiche realizzate a Roma durante gli anni del pontificato sistino rappresentate nel catafalco funebre fatto predisporre in quella occasione dal cardinale Alessandro di Montalto.

La seconda sezione è dedicata alla splendida residenza romana del Pontefice: Villa Montalto. Distrutta sul finire del XIX secolo per fare spazio alla costruzione della Stazione Termini, la Villa rappresentava una summa delle ambizioni del pontefice. Descrizioni e fotografie d’epoca scattate prima della demolizione mostrano gli edifici, le fontane, i giardini che circondavano la residenza. Per la prima volta sono inoltre esposti due affreschi che facevano parte della decorazione del salone centrale della villa Montalto, strappati in occasione della demolizione dell’edificio e recentemente recuperati presso una collezione privata romana.

La terza sezione analizza le Basiliche di San Pietro, di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore, che furono oggetto di una significativa operazione di rinnovamento.

L’ultima sezione approfondisce infine i rinnovamenti urbanistici attuati da Sisto V, tra cui la costruzione di ampie vie rettilinee, che ancora oggi sono le assi principali del centro di Roma, di obelischi destinati a segnalare i luoghi più significativi dell’Urbe e il restauro delle colonne centenarie di Traiano e di Marco Aurelio per riconvertirle a simboli della vittoria del Cristianesimo sul Paganesimo. Una grande pianta di Roma evidenzia i luoghi nei quali l’intervento sistino ha inciso in modo determinante con coraggio, determinazione, grandi investimenti e velocità di attuazione. Un monito per chi oggi è chiamato a governare la città…

La nascita di una metropoli: Roma al tempo di Sisto V, visibile fino al 31 marzo, rientra nell’ambito di “Metroborgo MontaltoLab. Presidato di Civiltà future”, progetto finalizzato alla rigenerazione urbana, sociale, economica e culturale del territorio montaltese, che vede Montalto delle Marche come borgo pilota selezionato per la Regione Marche.

Roberta Pisa

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

Scopri di più