Le aragoste pop di Philip Colbert invadono il Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita l'insolita mostra "House of the Lobster" dell'artista contemporaneo Philip Colbert. Il video
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli continua a sorprendere, dimostrandosi avamposto di una cultura trasversale e aperta al nuovo. Lo fa stavolta ospitando la mostra House of the Lobster, dell’artista scozzese Philip Colbert, in programma dal 26 gennaio 2024 fino al 1° aprile 2024.
La mostra House of the Lobster al MANN di Napoli
House of the Lobster rappresenta la prima collaborazione di Colbert con un’istituzione archeologica. Tema centrale è la sua iconica aragosta, calata in un contesto storico come quello offerto dai reperti presenti nel museo napoletano.
In particolare, ad ispirare l’artista è un mosaico marino, proveniente da Pompei VIII, 2 16 e raffigurante una battaglia tra un’aragosta, una murena e un polpo. A questa particolare scena si ispira la battaglia sottomarina ritratta nelle sue Pompeii Series presenti in mostra.
“Man mano che la mia passione per le aragoste si sviluppava, tracciando il loro simbolismo attraverso la cultura pop e oltre, mi riportava inevitabilmente ai mosaici di Pompei, dove erano tra le prime raffigurazioni” ha spiegato l’autore.
“Per me, la collocazione dell’aragosta al centro dell’immagine, intrappolata in questo triangolo della morte, come lo interpreto io, accanto al polpo e all’anguilla, è una potente metafora visiva che ho voluto sviluppare nel mio lavoro, infondendola con una narrazione che trascende il tempo e si connette con lo spettatore a livello viscerale. Il motivo della battaglia non è semplicemente una rappresentazione del conflitto ma un riflesso delle nostre lotte interne, dei conflitti sociali e della danza perpetua tra forze opposte nella vita”.
In House of the Lobster sono presenti sculture in marmo e bronzo di Philip Colbert, oltre che dipinti a olio di grandi dimensioni.
Philip Colbert e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli
“Durante la mia prima visita al MANN rimasi stupefatto dal mosaico” ammette Colbert, che aggiunge “Dopo aver studiato per molti anni dipinti storici con scene di battaglia, sono rimasto improvvisamente colpito dalla profonda influenza che mosaici come questo hanno avuto su artisti come Rubens. La sua scala epica ha ripristinato la mia comprensione del grande dipinto di battaglia”.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, oltre a ospitare la celebre scultura del Toro Farnese, conserva i preziosi mosaici della Casa del Fauno di Pompei, che tanta influenza hanno esercitato sull’artista. Colbert, dal canto suo, torna a Napoli dopo aver esposto lo scorso anno nella piazza antistante il Museo di San Martino la mostra The Lobster Empire, promossa dal Comune.
Una passione quella di Colbert per l’Italia che ha recentemente coinvolto anche la Capitale – le sue aragoste sono finite in mostra lungo Via Veneto nel 2022 – dove la squadra AS Roma ha avviato una partnership con l’artista contemporaneo: Philip Colbert ha infatti firmato alcuni gadget del team e realizzato una scultura in acciaio posta nelle aree hospitality dello Stadio Olimpico.
Roberta Pisa
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