A Parma la storia del disegno e della fotografia naturalistica
Arte e scienza, disegno e natura. Dagli erbari più antichi, alle fotografie di microorganismi realizzate con le tecniche più sofisticate. È questa la trama del racconto per immagini allestito al Palazzo del Governatore
Ripensare il dialogo tra arte e scienza attraverso le piante e la natura vegetale? Accade proprio questo con la mostra Impronte al Palazzo del Governatore di Parma, dove le immagini esposte ricordano tanto l’amore per il disegno di chi ritrae piante e fiori, quanto il fascino dell’esplorazione scientifica.
Un percorso che illustra mondo macroscopico e microscopico: estese visioni di foreste da cui ricavare lo stato di salute di intere zone territoriali, contrapposte alle immagini di piccolissime parti interne, invisibili all’occhio nudo. E poi ancora, una sorta di storia della fotografia naturale, che parte dalle prime raccolte di accurati scatti di vegetazione tenuta in posa, per proseguire con le sequenze di piante in crescita e gli scatti che catturano microscopiche tracce vegetali grazie a effetti coloristici sofisticati.
La mostra Impronte al Palazzo del Governatore di Parma
Oltre duecento gli oggetti figurativi in mostra, tra erbari storici, illustrazioni botaniche, stampe e xiloteche (collezioni di vari legni) e immagini ad alta risoluzione tecnologica. Tutte opere che invitano a scoprire le complesse relazioni tra umanità e botanica: un’insaziabile voglia di conoscere, classificare, esplorare, sfruttandopersino la natura per erbe medicinali.
Decisamente adatto il titolo – Impronte – che ricorda tanto le orme, i profili di foglie e fiori variamente classificati, quanto le caratteristiche e le peculiarità del percorso di ricerca lungo i secoli.
Ciascuna delle dieci sezioni dell’esposizione moltiplica i centri di interesse, che insistono sull’indagine del rapporto tra disegno o fotografia e natura. Fitti i legami culturali con Parma, le sue istituzioni, e in particolare con l’università e l’orto botanico che, situato nel cuore della città, è attualmente in via di ristrutturazione.
I progetti attorno alla mostra Impronte a Parma
Di particolare interesse all’interno della mostra è la ricerca di Luigi Gardoni, con il suo erbario farmaceutico, scoperto negli armadi dell’orto botanico cittadino solo una decina di anni fa. Ma non è il solo: sono numerose le collezioni ospitate provenienti da altri orti botanici, italiani e non.
Tra le iniziative sviluppate attorno all’esposizione, c’è l’invito a partecipare a un concorso per nuove improntecreative: un contest per realizzare nuove illustrazioni dedicate alla botanica fantastica. Anche il catalogo, “Impronte, noi e le piante”, è utile ad avvicinare studi e bellezza in un tutt’uno.
Valeria Ottolenghi
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