Archeo Gallery a Milano. I segreti del mestiere di chi vende archeologia
Che cosa significa, oggi, vendere beni archeologici? Conoscenza storico-artistica, tanta documentazione, e fiuto per l’autenticità. Sono alcuni dei segreti del mestiere che ci racconta la proprietaria della galleria milanese
A Milano, nel contesto dell’antica Via Olona e all’ombra dei vetusti campanili della basilica di Sant’Ambrogio, spicca la vetrina di Archeo Gallery, da trentacinque anni, è un punto di riferimento per numerosi collezionisti interessati ad acquistare oggetti archeologici autentici.
Ad accoglierci in questa affollata cornice di buccheri etruschi, bronzetti italici, crateri greci e molto altro ancora, è Luisa Maria Laura Bianchin, co-fondatrice insieme al marito di questo progetto sul finire degli Anni Ottanta. L’abbiamo intervistata.
L’intervista ad Archeo Gallery
La storia della galleria milanese Archeo Gallery
Come è nata la galleria?
Il nostro cammino è stato innescato dalla passione per la cultura della nostra società, una cultura che, sostanzialmente, incarna la nostra antica civiltà. Viviamo immersi in una ricchezza storica straordinaria, rappresentata da oggetti e reperti che testimoniano il nostro passato. Questa avventura, iniziata trentacinque anni fa, da me e mio marito, è mossa proprio dalla passione profonda per l’archeologia, un campo difficile ma ricco di sorprese e soddisfazioni. Nel corso degli anni abbiamo coltivato la nostra conoscenza dell’archeologia attraverso uno studio costante, consultando documenti e visitando musei. Questo percorso ci ha permesso di distinguere con esperienza gli oggetti autentici dai falsi, e di offrire ai clienti oggetti sicuri sotto ogni punto di vista. Non solo siamo appassionati collezionisti, ma abbiamo anche integrato questa passione con la nostra attività commerciale. Situati nel centro storico di Milano da sempre, abbiamo dedicato i nostri sforzi a rendere accessibili al pubblico le testimonianze del nostro passato, cercando di offrire pezzi autentici e di valore.
È facile vendere beni archeologici in Italia?
Rispettare scrupolosamente le leggi vigenti è fondamentale nel campo dell’archeologia. Le normative sono chiare e facilmente accessibili online. Hanno avuto origine già nel lontano 1939, con una legge promulgata da Mussolini, sebbene esistessero regolamentazioni anche prima del 1909.
Secondo queste leggi, tutto ciò che si trova sotto i nostri piedi o nei nostri mari appartiene allo Stato italiano e non può essere esportato al di fuori del Paese. Questo vincolo è estremamente stringente, ma giustificato, poiché mira a preservare il patrimonio culturale del paese.
Purtroppo, nel corso degli anni, ci sono stati individui senza scrupoli che hanno saccheggiato le nostre opere d’arte più preziose. Questi predatori dell’arte perduta hanno causato danni irreparabili alla nostra eredità culturale.
Nonostante ciò, esistono molti oggetti archeologici disponibili sul mercato, specialmente quelli trovati prima del 1909. Questi possono essere legalmente commercializzati purché accompagnati da una documentazione adeguata che attesti la loro provenienza e liceità; è un requisito imprescindibile secondo le leggi vigenti, ed è importante seguire scrupolosamente tali disposizioni.
Come si può ottenere tutta questa documentazione?
Solitamente, se un oggetto archeologico viene acquistato in un’asta in Italia, vengono fornito tutti i documenti necessari per la sua commercializzazione. Inoltre, è possibile comunicare con la Sovrintendenza per ottenere ulteriori dettagli e istruzioni su come procedere correttamente.Una volta acquistato, è essenziale mantenere traccia del passaggio di proprietà dell’oggetto e assicurarsi che venga adeguatamente registrato. Questo processo di documentazione e tracciabilità è comune non solo per gli oggetti archeologici, ma anche per le opere d’arte in generale.
I segreti del mestiere di Archeo Gallery
Ci racconti qualche segreto del mestiere.
Il nostro è un lavoro bellissimo ma – come spesso capita – è anche pieno di insidie. Distinguere un falso da un vero richiede un occhio esperto e un’esperienza consolidata nel settore. Oltre alla conoscenza teorica derivata dai libri e dalla ricerca, è cruciale avere un bagaglio pratico accumulato nel corso degli anni, e spesso bisogna anche ricorrere ad esami scientifici molto approfonditi. Quando si tratta di valutare un oggetto, ci sono diversi indicatori da considerare. Ad esempio, il periodo storico dell’oggetto può essere dedotto dalla sua decorazione, dal tipo di materiale utilizzato (come argilla per la ceramica o bronzo), e dalle caratteristiche specifiche del manufatto.Personalmente, sono molto cauta nell’acquistare oggetti a meno che non sia assolutamente certa della loro autenticità. Ho imparato che la mia scrivania è il luogo dove decido se un oggetto è valido o no, e se non lo è, non mi interessa.
Quali sono gli oggetti che l’hanno colpita di più?
Devo ammettere che ogni oggetto ha il suo fascino. Sia che si tratti di un vaso decorato magnificamente o di un semplice frammento, ogni reperto racconta una storia e offre uno spaccato di un periodo storico. È questa ricchezza di dettagli e di significati che rende il nostro lavoro così affascinante.Per quanto riguarda i generi di articoli che tratto, posso dirti che le monete non rientrano nei miei interessi, preferisco oggetti carismatici che sappiano arredare bene un ambiente a prescindere dal suo stile.
Quale consiglio darebbe ai collezionisti che vogliano avvicinarsi ai beni archeologici?
Ogni pezzo, che sia ceramica, bronzo, marmo o altro, racconta una parte della nostra storia e suscita interesse in chiunque abbia a cuore il nostro patrimonio culturale. Per chi vuole avvicinarsi all’acquisto di oggetti archeologici e non sa da dove cominciare, consiglio di affidarsi a negozi o gallerie di fiducia, come il nostro, dove le certificazioni di provenienza sono sicure e garantite. È importante che il collezionista si avvalga di un supporto esperto e affidabile, in modo da evitare eventuali problemi o difficoltà future.
Inoltre, consiglio di studiare accuratamente le materie, prima di approcciarsi all’acquisto. Anche se l’appassionato già ha le sue preferenze, è sempre utile avere una buona conoscenza generale per comprendere meglio ciò che si sta acquistando.
Nella nostra Galleria, oltre ai collezionisti più esperti, che amano e conoscono profondamente i beni trattati, molti giovani si stanno avvicinando a questo settore, mossi dalla profonda passione per la storia e dalla consapevolezza di possedere oggetti capaci di connetterci direttamente a quei mondi cosi affascinati e lontanai da noi.
Gabriele Passeri
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