Al Museo Marino Marini di Firenze cinque secoli di arte sacra in una mostra unica
La selezione di opere mira a offrire una chiave di lettura inedita e preziosa sul complesso rapporto tra mecenatismo artistico ed espressione religiosa, tracciando un percorso da conoscere attraverso la storia della cristianità
S’intitola Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini. La bellezza del sacro: l’Altare dei Medici e i doni dei Re la mostra – a cura di Leyla Bezzi – in programma al Museo Marino Marini di Firenze che racconta oltre cinque secoli di arte sacra attraverso le opere commissionate dalle corti cattoliche europee per essere donate alla Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. In esposizione – dal 13 settembre 2024 al 7 gennaio 2025 – 109 preziosi capolavori, tra cui anche l’Ornamento di Ferdinando I de’ Medici, Granduca di Toscana, donato al Santo Sepolcro per custodire la Pietra dell’Unzione, oggi incluso nell’Altare del Calvario. Quest’ultimo, infatti, realizzato da Domenico Portigiani, Giambologna e Pietro Francavilla tra il 1588 e il 1590, è uno dei manufatti di maggior valore artistico (e spirituale) che si trovano nella navata latina del Santo Sepolcro. E per la prima volta dopo quasi cinque secoli l’Ornamento ha lasciato Gerusalemme per essere restaurato ed esposto a Firenze.
Arte sacra a Firenze. La scelta del Museo Marino Marini
“La scelta di portare la mostra al Museo Marino Marini di Firenze è dettata dalla presenza della Cappella Rucellai, capolavoro dell’architettura rinascimentale realizzato nel XV Secolo da Leon Battista Alberti e ispirato proprio al Sepolcro di Terra Santa. Ospitare i tesori di uno dei luoghi simbolo delle tre confessioni religiose, meta di migliaia di pellegrini ogni anno, rappresenta un motivo di grande orgoglio per il nostro museo. In questo connubio tra arte contemporanea, tradizione e pellegrinaggio, il Museo Marino Marini di Firenze si conferma come un centro culturale di eccellenza a livello internazionale, capace di promuovere il dialogo tra linguaggi artistici differenti e di avvicinare un pubblico eterogeneo alla bellezza e alla complessità dell’arte”, spiega Carlo Ferdinando Carnacini, Presidente della Fondazione Marini San Pancrazio.
In mostra i doni offerti da Carlo di Borbone re di Napoli
Tra le altre opere in mostra ci sono anche i doni offerti da Carlo di Borbone re di Napoli, a testimonianza della munificenza dei committenti e della profonda devozione. Di particolare rilievo, inoltre, il paliotto d’altare in argento e oro, realizzato nel 1731 dal maestro orafo napoletano Gennaro De Blasio, che si aggiunge a due tele raffiguranti San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova, dipinte da Francesco De Mura nel XVIII Secolo e finora mai esposte.
La collezione della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme
L’intera collezione, composta da oggetti religiosi, gioielli, ornamenti e paramenti sacri, codici e baldacchini – tutta preservata e catalogata nel corso di oltre cinque secoli dai francescani – è sotto la tutela della custodia della Terra Santa, dove ritorneranno nel 2026 presso l’istituzione Terra Sancta Museum Art and History, nel convento di San Salvatore.
Caterina Angelucci
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