A Torino nuovissimo allestimento per il Museo Egizio: la materia nell’antichità

Con il titolo “Materia. Forma del tempo” si inaugura il nuovo allestimento permanente del celebre museo torinese, riunendo oltre sei mila reperti tra legni, vasi e pigmenti provenienti dai depositi 

L’allestimento rappresenta un cambio di passo ontologico del Museo: amplia, infatti, la prospettiva museologica della nostra istituzione da puramente egittologica ad una archeologica contemporanea”. Così la presidente del Museo Egizio di TorinoEvelina Christillin, e il direttore, Christian Greco, annunciano Materia. Forma del tempo, il nuovo allestimento permanente che pone al primo posto “la materialità, il contesto di provenienza e le funzioni degli oggetti per ricostruirne una biografia approfondita”. 

Fruibile a partire dal 5 ottobre 2024, il progetto intende raccontare l’antica civiltà nilotica approfondendo la storia e l’utilizzo di circa 6mila reperti tra legni, vasi in ceramica, oggetti e pigmenti (provenienti dai depositi), che vanno dall’epoca Predinastica (4000 – 3100 a. C.) a quella Bizantina (565 – 642 d. C.).

“Materia. Forma del tempo”: il nuovo allestimento del Museo Egizio a Torino 

Nella prima sala dedicata ai legni e ai pigmenti sono presenti due grandi librerie che raccolgono ciascuna 40 varietà di questi materiali, indirizzando la narrazione verso le scelte degli antichi artigiani delle specie lignee più adatte alla realizzazione degli oggetti di uso quotidiano. La seconda sala, invece, è dedicata all’esposizione di quasi 5mila vasi, organizzati come in una biblioteca all’interno di grandi vetrine disposte su due piani ed estese fino al soffitto. 

L’allestimento supera i paradigmi tradizionali nello studio della ceramica in ambito archeologico e si focalizza sulla produzione, sulla funzione dell’oggetto e sul contesto di provenienza. Infine, statue, stele, frammenti di soffitti e vasi in pietra sono i protagonisti dell’ultima sala dedicata ai reperti lapidei, ponendo l’attenzione alla grande competenza tecnica degli Egizi messa in campo per la lavorazione di pietre differenti. 

“Materia. Forma del tempo” al Museo Egizio di Torino
“Materia. Forma del tempo” al Museo Egizio di Torino

La materia nei pigmenti dell’antico Egitto al Museo di Torino 

Attraverso un percorso narrativo in cui dialogano reperti, grafiche e video viene illustrata la palette di colori degli antichi Egizi formata dai pigmenti di origine minerale e organica, la mappatura delle tecniche di miscelatura dei colori per ottenere sfumature differenti e le successive fasi della pittura. Legni e pigmenti trovano poi naturale sintesi nell’esposizione di un sarcofago caratterizzato da una complessa vicenda costruttiva narrata attraverso proiezioni e videomapping.

Christian Greco foto di Nicola Dell'Aquila
Christian Greco foto di Nicola Dell’Aquila

“Materia. Forma del tempo” al Museo Egizio di Torino: una nuova visione espositiva 

La nuova visione espositiva è il risultato di un decennio di ricerche e riflessioni da parte di tutta la squadra del Museo Egizio oltre che, come nel caso di Materia, dell’importante connubio tra archeologia, metodologie e indagini di ricerca digitale”, continuano la presidente del Museo Egizio di Torino, Evelina Christillin, e il direttore Christian Greco. “Il Museo si pone così all’avanguardia nell’ambito della ricerca archeologica. Ringraziamo tutti coloro che ci stanno sostenendo,moralmente e concretamente in questo percorso così importante per il nostro museo”.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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