A Roma la Domus Aurea apre un nuovo ingresso e ospita un capolavoro proveniente dagli Uffizi
A conclusione degli interventi di messa in sicurezza del monumento, lo scorso dicembre si è inaugurato il nuovo ingresso e riaperto il settore occidentale della residenza dell'imperatore Nerone. Ospitata anche una statua di età romana proveniente dal museo fiorentino
È stato inaugurato il 13 dicembre 2024, il nuovo ingresso della Domus Aurea di Roma, all’interno della Galleria XXIV del portico neroniano. Un progetto che vede la sua realizzazione a conclusione degli interventi di messa in sicurezza e conservazione del monumento, a cui si aggiunge la riapertura del settore occidentale, della Sala della Volta Gialla – dove è riportato il nome del celebre pittore rinascimentale Pinturicchio – e della Sala della Volta delle Civette. Non solo, grazie alla collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze, fino al 9 febbraio 2025 sarà esposta nella Domus Aurea la cosiddetta Ninfa con pantera, scultura probabilmente da identificare con la Diana con Pardo vista dal Giorgio Vasari nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti nel Cinquecento.
Il progetto architettonico del nuovo ingresso della Domus Aurea a Roma
Il nuovo ingresso sfrutta la spazialità della Galleria XXIV per ripristinare visivamente la lettura del portico neroniano, elemento che costituiva il fronte monumentale del palazzo verso sud. L’obiettivo è quello di dividere lo spazio interno da quello esterno attraverso una differente pavimentazione: un battuto pavimentale per l’interno e acciaio e resina per l’esterno. Infine, grazie ad una passerella, il pubblico può attraversare gli ambienti del settore occidentale, incorniciato da un nuovo impianto di illuminazione che ne valorizza la struttura architettonica.
La Ninfa con Pantera degli Uffizi alla Domus Aurea di Roma
Come richiamo alla fascinazione che nutriva l’imperatore Nerone per il mondo tolemaico – alessandrino, è ospitata nella Domus Aurea la Ninfa con pantera dalle Gallerie degli Uffizi. L’opera, realizzata tra il I e il II Secolo d. C., è entrata a far parte delle collezioni medicee alla metà del Cinquecento, per poi essere collocata nel museo fiorentino alla fine dello stesso Secolo. Nel corso del tempo, l’opera ha subito diversi restauri, infatti sono frutto di integrazioni la testa e il collo, il braccio e il seno sinistro, nonché la mano e la gamba destra. Già ritenuta una Diana cacciatrice – e poi una Menade – in tempi più recenti si è proposta per questa scultura l’identificazione con una ninfa di gusto alessandrino.
Domus Aurea: uno spazio vivo e aperto alla creatività contemporanea
“Con la conclusione di questo progetto sarà possibile offrire al pubblico una visione ancora più attrattiva ed emozionante della Domus Aurea che, peraltro, ospiterà un ricco calendario di attività didattiche gratuite ed eventi culturali, con protagonisti di assoluto rilievo, dedicati alle nove Muse, tanto amate dal Divo Nerone”, spiega Alfonsina Russo, Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo. “L’obiettivo è di rendere anche la Domus Aurea, come gli altri luoghi del Parco archeologico del Colosseo, uno spazio vivo, aperto non solo alla cultura classica ma anche a tutte le espressioni della società civile in tema di creatività contemporanea”.
Valentina Muzi
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