Al Museo dell’Ebraismo di Ferrara la mostra sulla figura biblica della Regina Ester
Il progetto espositivo intende ripercorrere la storia della giovane donna attraverso opere d'arte rinascimentali, pergamene, manufatti storici e installazioni interattive, offrendo un viaggio tra storia, tradizione e attualità

Dopo il successo dell’edizione del 2024 presso il Museo Ebraico di Roma, arriva a Ferrara Bellissima Ester. Purim, una storia senza tempo, la mostra ospitata al MEIS – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah a partire dal 12 marzo (e visibile sino al 15 giugno).
Curato da Amedeo Spagnoletto, Olga Melasecchi e Marina Caffiero (con la collaborazione di Sharon Reichel) il progetto espositivo intende celebrare la figura biblica della Regina Ester, da cui nasce la festa ebraica di Purim, riunendo opere rinascimentali, pergamene e manufatti in un allestimento firmato dall’architetto Giulia Gallerani.

La storia della Regina Ester e la festa di Purim
La storia di Purim è narrata nella Meghillat Ester, il Libro di Ester. Secondo il racconto, Assuero, re di Persia e di Media, organizzò un fastoso banchetto per i nobili del regno e invitò la regina Vashti a presentarsi ai suoi ospiti. Al suo rifiuto, Vashti fu bandita dalla corte e ripudiata. Per trovare una nuova regina, furono convocate le più belle giovani del regno e la scelta ricadde su Ester, una ragazza ebrea che dovette nascondere la propria identità per sposare il re. Divenuta regina, Ester trovò una guida e un consigliere nel cugino Mordechai. Tuttavia, il primo ministro Aman entrò in conflitto con Mordechai e, venuto a sapere della sua origine ebraica, convinse il re a decretare lo sterminio di tutti gli ebrei del regno, fissando la data tramite sorteggio (pur in ebraico). Il giorno scelto fu il 13 del mese di Adar (ovvero marzo) e furono inviate lettere con l’ordine di distruggere e sterminare l’intero popolo ebraico. Scoperto il complotto, Mordechai incoraggiò Ester a intervenire presso il re, il quale revocò l’editto e gli ebrei furono salvati. Da allora, la festa di Purim fu istituita per celebrare questo evento di liberazione.

La mostra “Bellissima Ester” al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano a Ferrara
Suddiviso in quattro sezioni tematiche, il percorso espositivo della mostra Bellissima Ester. Purim, una storia senza tempo prende forma tra opere d’arte rinascimentali, pergamene e manufatti storici dedicate alla regina, l’unica capace di sventare il piano del consigliere del re di Persia. Una storia che da secoli viene tramandata e celebrata con banchetti, travestimenti e rappresentazioni teatrali, e che pone al centro il ruolo della donna, indagando il tema del rovesciamento delle sorti e del riscatto del popolo ebraico.

La figura della Regina Ester nella tradizione pittorica rinascimentale
“L’esposizione segue quattro filoni tematici che si intrecciano tra di loro”, spiega Amedeo Spagnoletto, il direttore del MEIS. “Prima di tutto, presentiamo un approfondimento sull’enigmatica e affascinante figura di Ester e sulla fortuna che ebbe nella tradizione pittorica rinascimentale; ma proponiamo anche un percorso dedicato alla festa con i suoi precetti e i suoi costumi. Il visitatore troverà poi un focus sul fenomeno dei Purim shenì, ossia le commemorazioni di altri eventi in cui gli ebrei sono miracolosamente scampati dal pericolo ed infine si confronterà con una lettura attuale, contemporanea e interattiva della festa realizzata grazie alle illustrazioni dal tratto moderno. ‘Bellissima Ester’ sarà l’occasione per far incontrare un pubblico differente: adulti e bambini potranno giocare a reinterpretare la storia, ma anche approfondire arte, storia e storia sociale”.
Redazione
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