Alberto Burri celebrato a Los Angeles. A 40 anni dal Grande Nero Cretto donato al campus
Un evento, organizzato dal Dipartimento di Italiano di UCLA e dall’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, celebra il quarantennale della donazione della sua grande opera in ceramica all’Università della California
In attesa dell’inaugurazione del nuovo museo dedicato ad Alberto Burri, che di fatto conclude il lungo anno del centenario della nascita dell’artista, c’è ancora un’occasione per celebrarlo: il 40esimo anniversario della sua opera Grande Nero Cretto. L’evento Burri Prometheia – organizzato dal Dipartimento di Italiano di UCLA e dall’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles per il 9 e 10 Gennaio 2017 – vuole portare in evidenza la centralità della più grande opera di Burri al di fuori dell’Italia, ovvero il Grande Nero Cretto (1976/77), a quarant’anni dalla sua donazione al campus californiano: una sublimazione intima e allo stesso tempo monumentale nell’intensità della materia, che l’artista colse già nelle crepe delle pale d’altare di Piero della Francesca e nelle straordinarie superfici della Death Valley.
Di dimensioni imponenti (15m x 5m) e composta da settecento pezzi di ceramica cotta che, dalla città del pittore (Città di Castello) furono trasferiti e montati presso lo Sculpture Garden di UCLA, l’opera forma oggi un connubio di arte e architettura, rivestendo anche una funzione concreta all’interno del campus. La tematica scelta per lo sviluppo dell’evento è il fuoco, elemento primario della ricerca dell’artista, insieme all’uso dei suoi materiali (ferri, legni, sacchi, plastiche), fino alla ceramica utilizzata per il grande Cretto di UCLA. Per questo motivo verrà presentato in anteprima mondiale il film Variazioni: A Visual Polyphony (2017) – con la regia di Giuseppe Sterparelli e la fotografia di Lisa Rinzler, nota per le sue collaborazioni con Wim Wenders e Martin Scorsese – che metterà in luce gli inizi della sperimentazione che l’artista sviluppò con il poeta Emilio Villa (1914-2003), per la cui visionarie liriche creò le sue prime combustioni su carta.
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