Prima e dopo la storia. Alfredo Aceto a Torino
Barriera, Torino – fino al 6 dicembre 2016. In occasione della nona edizione di “Colazione a Barriera”, durante Artissima, il giovane artista Alfredo Aceto ha inaugurato la sua personale a cura di Stéphanie Serra.
Meno di zero. “Un luogo caratterizzato da rumorosi silenzi dove il tempo ha protratto le sue possibilità”, si legge nel comunicato stampa. Voce del verbo sentire lo spazio, che è presente, asociale, rigoroso e tirannico. È una presenza sfinita, assoluta e dimenticata, dove “l’unico suono rimasto è quello di una bestia che grida dai seminterrati”.
Si cerca un appiglio, superfluo, nei saggi di finzione che accompagnano la mostra: Must Fish be fried? di Tristan Lavoyer e Un Racconto di Stéphanie Serra. Si sterza verso la parete, dove porzioni interrotte di campiture grigie boccheggianti aiutano poco. Alfredo Aceto (Torino, 1991) attraversa il rumore di fondo, intento a istruire nuove tipologie di menti trasparenti. Aveva anticipato che “si tratta di un lungo processo ossessivo che viene interrotto, per essere mostrato…” e ora, come dopo un trauma, lo spazio non fissa informazioni né le ricorda. O, paradossalmente, lo spazio non riesce a dimenticare e cerca alibi, paraventi. È il trionfo di una ribalta sospesa, contraddetta da un abbandono e ridotta a dolorosa partitura.
Federica Bianconi
Torino // fino al 6 dicembre 2016
Alfredo Aceto – Something between Posthistoria and Prehistoria
a cura di Stéphanie Serra
BARRIERA
Via Crescentino 25
011 2876485
[email protected]
www.associazionebarriera.com
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