Biennale de La Biche, 2017, installation view, Jeremie Paul
Ha aperto i battenti solo pochi giorni fa sullo sfondo di Îlet La Biche, un’isoletta caraibica parte di Guadalupa. È la Biennale de la Biche, l’inedito appuntamento espositivo curato da Alex Urso e dall’artista polacca Maess Anand. Un progetto sopra le righe, volutamente realizzato in un fragile contesto ambientale, a rischio scomparsa per via del global warming. Calando la creatività in una dimensione socio-politica ben dichiarata.
1 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Lapo Simeoni 2 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Karolina Bielawska3 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Jeremie Paul4 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Michal Frydrych, Alex Urso, Aleksandra Urban, Styrmir Orn Guomundsson5 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Ryts Monet 6 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Yael Wisznicki Levi7 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Yael Wisznicki Levi8 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Maess Anand e Zuza Ziolkowska-Hercberg 9 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Zuza Ziolkowska-Hercberg 10 / 13Biennale de La Biche, 2017 - Installation view - Zuza Ziolkowska-Hercberg 11 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Norbert Delman 12 / 13Biennale de La Biche, 2017, installation view, Norbert Delman 13 / 13Biennale de La Biche, 2017 - Installation view - Yael Wisznicki Levi
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