Un tour visivo. Aldo Mondino a Bologna
Galleria Astuni, Bologna – fino al 26 febbraio 2017. L’artista torinese ritorna con una ricca personale che ne ripercorre la carriera dagli Anni Sessanta al 2001. Con particolare attenzione al noto periodo esotico.
È difficile collocare Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) all’interno di una precisa corrente che ha caratterizzato la scena artistica italiana ed europea a partire dal secondo Novecento. Si tratta di una personalità dinamica, che ha dedicato tutta la carriera artistica a un continuo rinnovamento, sperimentando soggetti, tecniche e materiali alternativi. La mostra bolognese propone, dunque, un tour visivo attraverso una selezione di opere che rappresentano i momenti più salienti della ricerca dell’artista.
La sala principale è dedicata al periodo in cui Mondino viaggiò in Spagna, Maghreb, Sud America e India, realizzando dipinti dal sapore esotico come il Venditore di tappeti (2001), Maroc (1999) e Dos Pasos (1999), soggetto monumentale che, grazie all’installazione di due ceste di frutta, ci proietta all’interno di un artificiale mercato ispanico. Nel medesimo spazio, alcuni esempi della stravagante produzione scultorea di Mondino come Dino Jarre (1977), opera composta da una sequenza di giare che creano uno scheletro di dinosauro, e Veronica (1999), lavoro che ritrae un torero interamente realizzato con dei cioccolatini.
Alexander Stefani
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