La geometria delle infinite possibilità. Domenico Bianchi a Napoli
Casamadre Arte Contemporanea, Napoli – fino al 9 gennaio 2017. L’immutabile materia pittorica di Domenico Bianchi riveste, con la sua aura cosmologica, le superfici della galleria partenopea. Plasmando lo spazio come una composizione musicale e rendendo la percezione suscettibile di alterazioni plurime.
Un ordo geometrico è alla base del dispiegamento di opere orchestrato da Domenico Bianchi (Sgurgole, 1955) per la mostra presentata a Napoli da Casamadre. Nella pittura astratta di Bianchi, ogni quadro è un’unità, ma l’insieme costituisce una molteplicità frantumata. I rigorosi principi geometrici, che l’artista applica all’arte maggiore, creano forme modulari che trascendono la cromia naturale dei materiali, enfatizzata dalla precisione cartesiana del tratto e dalla trasparenza diafana della luce. Il proliferare di segni ripetitivi e archetipali, nella loro iconicità stilistica, mostra quanto sia originaria la differenza dell’eterno ritorno, in cui la ripetizione è il ritorno della differenza stessa. La complessità ipnotica dell’articolazione spaziale delle forme pittoriche, avallata dallo stato naturale dei materiali, come la fibra di vetro, permette una libertà di sguardo senza libero arbitrio visivo, riportando la pittura su un piano intimo e sacrale.
Francesca Blandino
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