Oltre il confine dell’acqua. Massimiliano Camellini a Parma
BAG Gallery, Parma – fino al 5 febbraio 2017. La galleria parmigiana ospita un progetto fotografico itinerante, che raggiungerà Genova nel 2017 e Londra nel 2018. Occhi puntati sull’acqua, custode di un movimento ininterrotto.
Tae-suk, protagonista del film Ferro 3, si introduce nelle case degli altri, appropriandosi dei luoghi attraverso la cura delle cose. Allo stesso modo Massimiliano Camellini (Venezia, 1964) accompagna i protagonisti di un regno in scala di grigi, conquistando con lo sguardo spazi vuoti e statici, in verità abitati e vaganti. Il fotografo, muovendosi continuamente su navi cargo, registra ogni traccia del quotidiano e rifiuta ogni riparazione data dalla presenza umana. L’acqua non si svela e agisce da padrona. Nel transito, lungo rotte non specificate, riconosce (nelle memorie degli altri) solo un luogo come casa, quello che guarda.
Sulle navi cargo confluisce ogni narrazione e si delineano i confini di identità differenti, transitate da un doppio sguardo verso oggetti esclusivi (bussole, smartphone, passaporti…) e verso un altrove non identificato che sta fuori (“forse un porto, forse l’oceano mare, forse altro”). Così ogni ricordo, ogni mancanza mette le radici in qualche posto al di là dell’acqua.
Federica Bianconi
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