Variazioni sul tema. Michalis Pichler a Milano
Kunstverein, Milano – fino al 28 gennaio 2017. La prima personale milanese del poeta e artista visuale tedesco Michalis Pichler viene presentata come se fosse disposta al centro di un’arena. “Un Coup de Dés jamais n'abolira le Hasard” riprende il titolo che nel 1969 Marcel Broodthaers diede alla sua mostra al Wide White Space di Anversa, declinando spazialità e sonorità, come se le due dimensioni non fossero mai completamente disgiunte.
L’arte di Michalis Pichler (Berlino, 1980) implica il rapporto tra significante e significato, all’interno dei vuoti del linguaggio. Per Pichler le potenzialità simboliche delle parole, riunite in uno spazio fisico, diventano casse di risonanza visiva. Riflessi del suo percorso di artista concettuale, poeta, editore, tra arte visiva e letteratura. Il suo sguardo sistematizzatore e astratto ruota attorno alla riscrittura sonora e installativa del mallarmeano Un coup de dés jamais n’abolira le hasard. Al centro della sala, ad esempio, è stata posta una sorta di lente d’ingrandimento progressiva, allestita in un corridoio di fogli di plexiglas sospesi a mezza altezza. Copia scomposta ma fedele dell’edizione del 1914 della poesia di Mallarmé, dove però le parole sono tagliate a laser seguendo la disposizione tipografica originale. Poco distante è allestito un pianoforte meccanico che suona, attraverso i versi-spazi-vuoti ritagliati da Pichler, Un coup de dés jamais n’abolira le hasard: Musique.
Ginevra Bria
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