Estetica del fallimento. IOCOSE a Milano
Il Colorificio, Milano – fino al 5 marzo 2017. Il panorama artistico milanese si arricchisce di uno spazio indipendente: si chiama Il Colorificio ed è sorto nel Giambellino. Per la mostra d’esordio sono ospitati i membri del collettivo IOCOSE, che indagano l’era Post-Internet attraverso un’estetica Post-Fail.
Il Colorificio è un nuovo spazio indipendente nato al Giambellino di Milano. Per la mostra d’esordio è stato invitato il collettivo IOCOSE, composto da Matteo Cremonesi, Filippo Cuttica, Davide Prati e Paolo Ruffino. L’esposizione e la relativa estetica Post-Fail indaga le contraddizioni di un’epoca che rende fluide le convergenze tra il digitale e il reale. Il collettivo lavora solo tramite comunicazioni digitali e rende esplicito come queste abbiano un potenziale in grado di modificare economie, processi produttivi e di soggettività. L’epoca Post-Internet si nutre anche dei fallimenti, come mostra l’opera First Viewer Television, che consiste in uno schermo posto su un’enorme distesa di pop-corn, su cui vengono trasmessi video selezionati tramite un algoritmo da Youtube con zero visualizzazioni. Sulla stessa scia è il NoTube Contest, un concorso indetto in occasione dalla mostra dagli artisti in cui ai partecipanti viene richiesto di scovare il video più inutile presente su Youtube. La seconda opera in mostra è Moving Foward, una serie di video, da fruire su un tapis roulant, dalla durata di sei secondi in cui è mostrato un dito che muove avanti vari oggetti. Un gesto esplicitamente speculativo e ironico, in contrasto con la schizofrenica pretesa di un incessante progresso tecnologico.
Dario Moalli
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