Il sistema delle cose. Jack Fisher a Milano
t-space, Milano – fino al 27 febbraio 2017. La prima personale dell’artista inglese in Italia divide orizzontalmente in due livelli gli spazi della galleria, al di sopra e al di sotto della cosiddetta altezza-sguardo. Gli ambienti sembrano levitare come palafitte, tra piani di cartone, pilastrini in legno, mucchietti di sabbia e arance.
Jack Fisher (Merseyside, 1991) insegue gli spazi della sede milanese dividendoli in due metà: una visibile, esposta, e una adombrata, nascosta, come se potesse esistere una nicchia laddove, in maniera esattamente speculare, si porta la realtà allo sguardo. L’idea di consumo che consuma il tempo delle nostre vite, dettandone il principio di realtà, pervade la gamma diversificata dei suoi interventi di dettagli a tratti onirici (la sabbia bianca, le arance, gli scarti) a tratti impietosamente regolatori (come il video di counter-counting o i disegni primitivi alle pareti). Per una mostra che non rappresenta un auto-investimento, ma un augurio rivolto a qualsiasi futuro dovrà succedere.
Ginevra Bria
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