Metafore di resilienza. Noa Pane e Anita Calà a Pergola
Sponge Living Space, Pergola – fino al 10 aprile 2017. Sponge è uno spazio che si dilata al di fuori di sé stesso, andando a occupare le suggestioni d’Appennino, e chiedendo all’inverno, nel caso dell’ultima doppia mostra ormai alle ultime battute, la propria azione per alterare, nella forma e nel senso, in maniera non programmata, le opere esposte.
Le due artiste chiamate a confrontarsi con l’esterno del casolare di Sponge sono Noa Pane (Roma, 1983) e Anita Calà (Roma, 1971) e le rispettive installazioni interpretano in maniera diversa l’esposizione all’ambiente naturale. Pane guarda con commozione all’attuale emergenza delle tragedie del Mediterraneo, proponendo un laico monumento alle vittime migranti, in due installazioni realizzate con camere d’aria che si inerpicano su un’aspra collina, e che hanno subito il logoramento delle intemperie. Calà riunisce in una forma complessa decine di oggetti di vetro, contenitori diafani aperti verso l’alto, pronti a ricevere contenuto e a modificare la propria immagine. L’una denuncia un’aberrazione d’oggigiorno, indirizzando lo spettatore a una presa di coscienza nel momento in cui lo costringe ad arrancare fino alla cima; l’altra invita alla reciprocità, all’aggregazione, alla comunità. Entrambe parlano di solidarietà e resilienza.
Valeria Carnevali
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